Un matematico è prossimo alla morte, un cancro lo sta divorando così come un gusto per lo studio dei numeri primi sta divorando la sua creatività: egli è convinto che dietro ogni numero primo si celi un messaggio, un criptico esistere delle dottrine occulte che hanno attraversato le ere degli uomini.
Feynman, il matematico, ha una storia con Ilaria, che è anche l’infermiera che segue i suoi frequenti soggiorni in ospedale; lei non sembra interessarsi ai numeri primi e non riesce a capire perché lui si ostini a rincorrere quelle bizzarre teorie, perdendoci il sonno e quel residuo di salute che gli è rimasta. Feynman è tormentato e fa fatica a discernere la realtà dai suoi pensieri, vede cose strane accadergli intorno che s’intrecciano apparentemente con i suoi deliri; tutto l’universo sembra parlargli e lui è ora certo di aver trovato la soluzione ai suoi supplizi cerebrali.
Ma Feynman è davvero sicuro che la sua scoperta riguardi soltanto il mondo sottile delle dottrine occulte e non abbia nessuna applicazione pratica?
Questa la sinossi del film La trentunesima ora, il primo esperimento connettivista con la settima arte di circa tre anni fa.
Gli interpreti erano Francesco Trani, Giulia Tramentozzi e Sandro Battisti; la regia era di Marco Cerilli mentre la sceneggiatura fu a redatta a più mani.Quel lavoro, finora, era comparso solo su DVD ma da pochi giorni è disponibile integralmente online sul portale gestito da Massimo Ferrara, del portale DittaFerrara.it (lnx.dittaferrara.it/portale/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1) ed ex Club G.Ho.S.T., la fucina del Connettivismo.
Il mediometraggio - circa trenta minuti - è visibile e scaricabile dal link lnx.dittaferrara.it/portale/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1. Buona visione.
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