Una sensualità sfrenata, una musica a tutto volume e un tentativo maldestro di reinventare una storia con un'ennesima variazione sul tema sono gli ingredienti di questo Dracula's Legacy polpettone truculento, allietato dalla presenza di tre alcune belle vampiresse. Da notare che una di queste è Jeri Ryan, più nota al pubblico di appassionati di fantascienza come l'ex Borg Sette di Nove di Star Trek - Voyager.

Ma nemmeno Jeri Ryan con le sue note forme in bella vista, insieme alla Jennifer Esposito già vista e apprezzata in Summer of Sam di Spike Lee possono riuscire a risollevare un filmetto di serie B, che gioca a sforzare la sceneggiatura più di ogni altra cosa al mondo. E' vero, è difficile fare l'ennesimo film su Dracula così il Wes Craven produttore sulla falsariga di Scream tenta la carta del sexy movie in chiave horror per rilanciare la saga del vampiro più famoso del mondo. Gerard Butler è un non morto, ma anche un bel fustone che viene circondato da tre squinzie interessanti in grado di mostrare le loro grazie proprio quando la trama sembra iniziare la sua picchiata. Portando alle massime conseguenze l'idea erotica legata al contatto sanguinolento con il vampiro, intorno a questo nocciolo duro viene costruita una trama degna di un b-movie vampiresco stile anni Settanta. Nonostante alcuni giochi metacinematografici figli dello stile pubblicitario alla MTV (la ragazza protagonista, la vergine di tanti film dell'orrore, lavora in un Virgin megastore a New Orleans) Dracula's Legacy è e resta un filmetto, con un finale a sorpresa che costituisce l'ennesima variazione sul tema dei film di vampiri. Ma la musica heavy metal sparata a tutto volume e belle ragazze vestite in abiti succinti non riescono a trasformare una pellicola mediocre in un buon film e soprattutto non riescono a fare dimenticare i buchi di sceneggiatura le interpretazioni mediocri di attori come Johnny Lee Miller e Omar Epps. Per non parlare - poi - del Christopher Plummer che sembra quasi una parodia di se stesso. Peccato, qualche idea c'era anche se espressa in un finale stiracchiato. Purtroppo il basso costo della pellicola e l'oggettiva difficoltà di cimentarsi con un soggetto abusato non hanno affatto facilitato le cose. Nonostante quello che pensano molti cantanti di Sanremo il sesso non è la soluzione di tutto. Nemmeno al cinema...