È arrivato in Italia Pluto, il nuovo capolavoro di Naoki Urasawa, autore già amatissimo nel nostro paese e in tutto il mondo per il suo manga 20th Century Boys. In questa nuova opera, uscita il 7 maggio per la Planet Manga della Panini Comics, Urasawa si cimenta ancora una volta con la fantascienza, reinterpretando un gioiello di un altro maestro del manga e dell'animazione, Osamu Tezuka.

Il gioiello in questione è Tetsuwan Atom, meglio conosciuto come Astroboy, la storia di un ragazzo robot dai sentimenti umani, creato dal dottor Tenma per superare il dolore di aver perduto suo figlio. 

Urasawa reinterpreta il manga di Ozuka mettendo al centro il giovane robot detective dell'Europol, Gesicht, che dovrà indagare su una serie di morti misteriose sia di robot sia di esseri umani che pare siano collegate fra loro. Il caso diventa ancora più inspiegabile quando arriva il sospetto che a compiere gli omicidi sia un robot, cosa che non accadeva da ben 8 anni.

La storia è infatti ambientata in un futuro ideale in cui la coesistenza tra esseri umani e robot è diventata la normalità, e in cui la barriera fra uomo e macchina è stata talmente superata che la maggior parte delle volte è difficile distinguere gli uni dagli altri. E quindi anche il ragazzino protagonista non sarà più fatto di metallo come in Astroboy ma avrà le sembianze di un ragazzo vero (un po' come i replicanti di Blade Runner o i Cylon di Battlestar Galactica). 

A rendere quest'opera ancora più interessante sono le tematiche e le profonde riflessioni sull'umanità che Urusawa è sempre stato bravo a trasporre su carta. Certo, l'azione e i combattimenti non mancano, ma ci si renderà conto già dal primo numero che ciò che più interessa l'autore è la creazione di una storia commovente, malinconica ed evocativa sul destino di un mondo in cui la coesistenza pacifica tra umani e robot comincia a sfaldarsi e in cui gli androidi stanno diventando sempre più potenti.

Pluto, che in Giappone si è concluso recentemente con l'uscita del numero 66, è stato vincitore nel 2005 del prestigioso Osamu Tezuka Cultural Award, e dell'Excellence Prize nella divisione manga del Japanese Media Arts Festival. La Panini assicura una versione italiana del tutto fedele all'originale “conservando tutte le tavole a colori previste dall’autore”.