Gli astronauti americani potrebbero presto chiedere un passaggio ai loro colleghi cinesi. È quanto emerge da un’intervista che John Holdren, capo del dipartimento di Scienza e Tecnologia della Casa Bianca, ha recentemente rilasciato a Science Insider. L’amministrazione di Obama è infatti costretta a mandare in pensione gli space shuttle USA nel corso del 2010. E non ci saranno altri mezzi pronti al decollo prima del 2015.

“Stiamo prendendo comunque in considerazione l’ipotesi – ha precisato Holdren – di programmare un’ultima missione nel corso dell’anno prossimo e forse anche oltre, se ci dovessero essere ritardi.” In ogni caso ci sarebbe un gap di qualche anno, dove gli americani rimarrebbero a piedi senza poter raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.

Ecco allora spuntare l’ipotesi di salire sui vettori di qualcun altro. Sono già stati presi accordi con i russi, ma non sono esclusi i cinesi: "Tutto dipende da come si evolveranno i nostri rapporti,” ha aggiunto Holdren. “In ogni caso, in linea di principio, penso che ci siano i presupposti per raggiungere il giusto livello di confidenza fra di noi. Comunque per ora stiamo parlando di pura speculazione.”

Le caute aperture americane sono la migliore testimonianza di quanto la Cina stia guadagnando terreno nella corsa alle stelle: dal 2003, anno in cui è diventata la terza nazione a mandare esseri umani nello spazio, la Cina ha concluso altre due missioni, la seconda delle quali nel settembre 2008. È stata fra l'altro l'occasione per vedere un taikonauta esibirsi nel primo spacewalk cinese (la "passeggiata" fuori dal veicolo spaziale, che riproponiamo qui sotto). Fra l'altro l'agenzia spaziale cinese sta lavorando duramente per lanciare nello spazio Tiangong 1, la base spaziale di otto tonnellate che sarà il punto di riferimento per le prossime spedizioni cinesi nello spazio.

Chissà se gli astronauti cinesi avranno voglia di allungare la strada per lasciare i loro colleghi americani a casa.