Oggi come oggi, quando si fa il nome "Numero 6" la figura che viene in mente è quella bionda e curvilinea di Tricia Helfer in Battlestar Galactica. Ma fino a pochi anni fa l'immagine evocata sarebbe stata completamente differente, ed era il ghigno enigmatico di Patrick McGoohan in Il prigioniero.
Un agente dei servizi segreti ha un colloquio piuttosto agitato con il suo superiore, al termine del quale dà le dimissioni. Tornato a casa, fa a tempo ad accorgersi per un istante del gas che viene introdotto nella stanza prima di perdere i sensi. Quando si risveglia è ancora a casa sua, ma fuori non c'è più Londra, ma il Villaggio: una curiosa cittadina sconosciuta, su un'isola sconosciuta, dove nessuno ha un nome ma tutti hanno un numero: lui stesso scopre di chiamarsi Numero Sei.
Allucinata, arguta, intelligente, surreale: Il prigioniero è una delle serie più originali e irripetibili della storia della TV (sì, sappiamo che stanno facende un remake, e tremiamo, nonostante due attori del calibro di James Caviezel e Ian McKellen).
La ripropone, da giovedì 23 aprile ogni giorno all'1:35 di notte, ma con replica il giorno dopo alle 15:05, il canale del digitale terrestre Steel, nella sezione di programmazione che va sotto il nome di Sci Fi.
La serie è lunga solo 17 episodi. Patrick McGoohan, protagonista e produttore, è purtroppo scomparso di recente.
Steel è un canale prodotto da NBC Universal sul pacchetto Premium Gallery di Mediaset, per vedere il quale occorre abbonarsi a prezzi che partono da 5 euro al mese per i primi sei mesi.
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