- È un angelo? – chiese sottovoce Zoe.- Zitta! Non lo so... Ma lo vedete anche voi? – rispose Jona col cuore in gola facendo oscillare la lampada..- Certo che lo vediamo! Un globo opaco. Spegni il lume! – intimò terrorizzato Geremia.

- Lo farò quando sarà abbastanza vicino

- Sei un pazzo! Potrebbe essere… Da’ qua!

- Eccolo…– annunciò Martha sommessamente.

Theo sporgeva la testa dall’abitacolo, librato ormai a pochi metri dall’ondeggiante cerchio di luce stampato sull’erba della radura,

- Chi… chi sei? – gridò tremando Jona.

- Il contatto è confermato? – chiese perentorio Balthazar.

- Purtroppo sì. Serrano non riesce a spiegarsi il comportamento del suo collaboratore…

- “Serrano non riesce a spiegarsi”! – Hai la minima idea di quello che sta succedendo Ulrich? Quattro nostri giovani fratelli stanno parlando con un esterno!

- Non stava a me il controllo dei presenti alla preghiera notturna a Lancaster…

- È vero, e qualcuno ne risponderà – ribatté seccamente Balthazar rivolgendo un’occhiata ostile a Jonathan, impietrito.

- Che facciamo? Tra poco più di un’ora sarà l’alba…

- Andiamo sul molo. Lì prenderemo una decisione. Tu no, Jonathan. Ti preoccuperai che nei villaggi tutti siano in casa.

Sul molo, Theo – così aveva detto di chiamarsi l’angelo – gli stava raccontato una storia incredibile: un pianeta affollato, avvelenato, perduto; il Programma ‘O Neill e le colonie che avevano salvato l’umanità… l’”umanità”: molta più gente di quanta ce n’era fra Mennon City e Lancaster, a quanto pareva. Zoe aveva ascoltato incredula nomi sconosciuti: Illinois, Indiana, Iowa, Missouri. I campi ridotti a deserto. Il Vecchio Ordine aveva accettato di andarsene: i cavalli e i carri neri coperti, i cappelloni scuri e i calzoni privi di cerniere lampo degli uomini, le gonne a mezza gamba e i capelli mai tagliati delle donne.

- Ci stai dicendo che questa non è l’unica terra? – indicò con un largo movimento del braccio Geremia, un sorriso sardonico che gli offuscava lo sguardo, teso a spiare lo strano abbigliamento dello straniero.

- È così. Là fuori c’è un universo che brulica di gente come me e te!

- Beh, questo spiegherebbe la sua presenza qui – mormorò Jona di fronte alle espressioni scettiche degli amici.

- Che c’è oltre il cielo? – domandò con un filo di voce Zoe.