- Quanto manca all’alba? – rabbrividì inquieto Geremia.- Ancora tre ore – gli strinse la mano Martha.- Guardate…! - esclamò Jona indicando i segnali intermittenti a metà strada fra l’orizzonte e lo zenith.

- Va bene ragazzi, abbiamo finito qui. – Serrano planava verso il suo veicolo, soddisfatto del lavoro completato – Tutti sulle capsule e poi in fretta sul molo. Si parte!

- Che fretta c’è, Capo? L’alba è tra due ore. Godiamoci il panorama.– gracchiò una voce da poco più in alto.

- Due minuti, Harrison, non di più – fece sbrigativo il caposquadra.

Theo levitava immobile a circa tre chilometri sui bassi rilievi e sulle pianure di Bethlehem illividite dall’oscurità imminente. Ora tra le nuvole basse si intravedevano i corsi d’acqua traslucidi, le masse disordinate dei villaggi in contrasto con i riquadri regolari delle coltivazioni, avvolti dal buio appena attenuato da un’eco di luce.

- Vedete anche voi quel lume laggiù, in mezzo ai campi? – gridò d’un tratto all’indirizzo dei colleghi.

- Era sembrato anche a me, poco fa poi… Accidenti! Eccola di nuovo! – confermò Harrison.

- Ragazzi, tutti sui veicoli! – ordinò secco Serrano.

Harrison obbedì malvolentieri lasciandosi alle spalle la debole curiosità sull’origine del fenomeno.

- Theo, torna indietro! – urlò Serrano. Il giovane stava dirigendo la sua capsula, silenziosamente, verso terra.

- Potrebbe trattarsi di una richiesta d’aiuto! Vado a vedere qualche centinaio di metri più in basso e torno su.

- Theo, stai rischiando grosso! L’Agenzia non ammette trasgressioni!

Il veicolo cabrò, dapprima incerto poi più decisamente verso il segnale flebile, sempre più giù, a sfiorare le vette dei colli e i dorsi ispidi delle foreste, i declivi dolci che si spegnevano sul pianoro. Come una falena, irresistibilmente attratta dalla lampada a petrolio di Jona.

- Fratello Balthazar. Quattro fratelli assenti a Lancaster.

L’anziano replicò con un sospiro eloquente – Chi sono?

- Il figlio di Menno, le due figlie di Carl e… il nipote di Ulrich.

Balthazar sorrise con una smorfia – Buon sangue non mente… L’intervento dell’Asteria è terminato?

- Non lo so, Fratello. Dobbiamo chiedere a Ulrich in sala controllo...

- Fallo, allora, Jonathan! Vuoi? – incalzò impaziente il vecchio.