Scrittrice di fantascienza, responsabile di corsi di letteratura e scrittura creativa, copywriter per un’agenzia pubblicitaria: sono solo alcune delle attività di Nancy Kress, una delle autrici più talentuose emerse da quella grande scuola che è stata la rivista americana Isaac Asimov's Science Fiction Magazine.
Nata a Buffalo (New York) - e ora residente a Brockport, una località nello Stato di New York -, la Kress ha cominciato a scrivere e pubblicare fantascienza e fantasy verso la metà degli anni Settanta e i suoi racconti sono stati ospitati da riviste quali Omni, Fantasy & Science Fiction Magazine, oltre che da quella che porta il nome di Isaac Asimov.
Con il racconto breve Out of All Them Bright Stars (apparso in Italia con il titolo Tra tutte quelle stelle in Millemondiestate 1987, Mondadori Editore) ha vinto il Premio Nebula 1987, e subito dopo è uscito il suo primo romanzo di fantascienza, An Alien Light (1988), pubblicato in Italia dall’Editrice Nord nella collana Cosmo Argento, nel 1989, con il titolo La città della luce.
Nel 1992 ha ottenuto il Premio Hugo con Mendicanti in Spagna (Beggars in Spain, 1993) pubblicato di recente in Italia nella collana Odissea della Delos Books.
È autrice anche una trilogia di romanzi di space opera militare: il ciclo delle Porte Spaziali, che comprende i romanzi Porta per l'infinito (Probability Moon, 2000), Porta per il sole (Probability Sun, 2002) e Porta sullo spazio (Probability Space, 2002), apparsi su Urania della Mondadori, rispettivamente nei numeri 1444, 1477, 1494.
La Kress ritorna ora nelle librerie italiane con il romanzo breve Il Trattamento D (Fountain of Age) edito nella collana Odissea dalla Delos Books (potete leggerne su questo numero un brano in anteprima), il cui argomento centrale è la genetica, tema caro alla scrittrice americana. Siamo negli anni successivi al 2100 e dopo un’ennesima guerra mondiale e una profonda recessione, la vita sul nostro pianeta è profondamente cambiata. Il mondo è stato sconvolto da una rivoluzionaria scoperta scientifica, il “Trattamento D”, una cura genetica speciale, ottenuta dalle cellule tumorali di una giovane paziente. Visto inizialmente come una fonte di eterna giovinezza, in realtà, il Trattamento si era rivelato successivamente un po’ meno definitivo, ma comunque importante: infatti, le persone che si sottoponevano alla cura erano in grado di “congelare” la propria età biologica per una durata di vent’anni esatti. Unico inconveniente: al termine del ventennio erano fatalmente destinati a morire.
Il protagonista di questo nuovo romanzo di Nancy Kress, arrivato finalista al Premio Hugo 2008 e vincitore del Premio Nebula, è il vecchio e ricchissimo Max Feder, il quale nella sua vita si è sempre opposto al “Trattamento D” che viene praticato su una stazione orbitante in assenza di gravità. Ma dopo aver trascorso un lungo periodo ricoverato in una casa di riposo per anziani, decide che per lui non è ancora giunto il momento di morire e all’insaputa di tutti scappa per andare a sottoporsi alla cura.
Di questo romanzo e di molto altro ancora abbiamo discusso con l’autrice di Mendicanti in Spagna.
Quale è stata la genesi del suo breve romanzo Il Trattamento D?
Fountain of Age (il titolo originale dell’opera, NdR) è scaturito da due spunti principali. Il primo è stato il numero di informazioni che avevo raccolto sulla popolazione Romaní (i “rom”). Avevo progettato di usarle in un romanzo, ma di quel romanzo poi non se ne fece niente, così pensai di creare invece dei personaggi Rom per questa storia. L’altro spunto è il mio costante interesse per la genetica applicata, che è espresso dal particolare tumore di Daria e dall’uso scientifico che ne viene fatto. Anche se io credo che il tema principale della storia sia la peculiarità dell’amore.
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