She-Hulk, disegno di Pasquale Qualano
She-Hulk, disegno di Pasquale Qualano

Tu sei uno dei tanti disegnatori italiani che hanno lavorato per la Marvel, quale è stato l’apporto che pensi di aver dato da italiano ed europeo all’universo supereroistico della casa editrice americana?

È vero, ormai, la pattuglia dei disegnatori italiani è molto ampia e quindi sia gli addetti ai lavori sia il pubblico statunitense sono – non dico abituati -, ma comunque non sorpresi della presenza di disegnatori italiani sul mercato americano. Detto questo, sicuramente la tavola americana di un fumetto supereroistico americano è molto dinamica ed aperta, quando guardi un fumetto americano c’è sempre molta azione che trasuda dalla pagina. Inoltre, il formato classico della tavola viene sempre stravolto. Noi europei, invece, ed italiani in particolare, tendiamo a rispettare la tavola, senza stravolgerla troppo. Devo dire, però, in base anche all’esperienza fatta, che gli americani stanno cercando in qualche modo di rifarsi anche loro ad una tavola meno dinamica e più classica, all’europea insomma.

Ci parli dei due albi che hai disegnato per la serie She_Hulk, dove tra l’altro hai avuto come sceneggiatore il grande Peter David…

Già, anche se non ho avuto molti contatti con David, è stata comunque una forte emozione sapere che le storie che disegnavo erano sue. La storia dei due albi che ho disegnato vedono la formazione di un nuovo gruppo di supereroi tutto al femminile, formato da She-Hulk, Thundra, Valchiria e la Donna Invisibile che combattono in un paese straniero contro un dittatore folle. In questi due numeri della serie, viene raccontata l’ascesa e la caduta di questo dittatore.

Oltre a te, hanno fatto parte del team anche altri tuoi colleghi dello GG Studio, la factory napoletana che si sta imponendo sul mercato italiano ed americano…

È così. Il lavoro con la Marvel è stato realizzato da un team molto affiatato che ha visto come colorista Barbara Ciardo, alle chine Vincenzo Acunzo e come team coordinator del lavoro Giuliano Monni, editor del GG Studio. È stato Giuliano a coordinarci e a tenere i contatti con la casaa editrice americana.

Quali sono i tuoi disegnatori preferiti americani?

Tanti, anche se devo dire che il mio preferito e John Buscema. Da piccolo, a parte Tex che leggeva mio padre, il mio primo fumetto è stato Conan proprio di Buscema. E con questo personaggio e disegnatore che è nata la mia passione per il disegno.

Quali sono i tuoi personaggi preferiti dell’universo del fumetto supereroistico?

Sicuramente mi piacciono molto i supereroi della Marvel e tra questi i miei preferiti sono Thor, L’Uomo Ragno e Wolverine. Tra quelli della D.C Comics mi piacerebbe disegnare molto Batman, con le sue atmosfere cupe e notturne.

Mi parli di Mandragor, il fumetto fantasy che hai realizzato per la Axaleon?

Mandragor è la storia di un mago, Morowyn Lans Dahyv, figlio di Derowyn il grande mago, che è giunto fra i mortali durante la terza nebbia rossa di Avalon, il quale si pone l'intento di cancellare la magia dal mondo, rea di aver assassinato i suoi genitori. È un fumetto ambientato in una cupa e gotica Inghilterra medievale, ancora non cristianizzata. Nel disegnare questo personaggio ho cercato di non tenermi lontano dallo stereotipo del mago tipico della fantasy ed ho cercato, invece, di disegnarlo più come un supereroe moderno. Spero che questa scelta sia piaciuta anche a chi ha letto il fumetto…