
Così, per quanto ognuno di noi non possa fare a meno di provare un certo disagio di fronte a esternazioni così poco politically correct da parte di Dan Simmons nel suo forum (esternazioni sulle quali l’autore ha poi fato una doverosa marcia indietro), e pur non potendo fare a meno di condannare un atteggiamento certo scorretto come quello di cui è stato vittima il suo traduttore francese, difficilmente si può giungere alla conclusione che il rimedio migliore sia fare a meno dell’opera di uno scrittore che così tanto ha dato – e forse continuerà a dare – alla letteratura e alla fantascienza (lo testimoniano, non foss’altro, nove premi Locus, quattro Bram Stoker, due World Fantasy Awards e un premio Hugo). Il rischio è piuttosto quello di ritornare alle feroci diatribe che in Italia hanno portato ad annose e violente "purghe" contro l’inestimabile opera di J.R.R. Tolkien, bollato – senza in quel caso nessun appoggio proveniente dalle parole stesse dello scrittore – come irrimediabile reazionario filo-fascista; oppure le critiche mosse contro le posizioni razziste di H.P. Lovecraft (accostato, come del resto lo stesso Tolkien, alla filosofia di Julius Evola). E ci sarebbe ancora molto da dire sulla lunga polemica seguita alla recente dichiarazione di Ray Bradbury, vicino tra l’altro alle posizioni della presidenza Bush jr., che sfatava perentoriamente la comune credenza che il suo celebratissimo Fahrenheit 451 fosse una critica alle derive totalitariste e all’America di McCarthy, sostenendo invece che dietro la sua opera non si celasse alcun messaggio politico o ideologico, ma solo una condanna alla massificazione televisiva. Eppure ciò non ha impedito, e non impedirà, a orde di critici letterari di interpretare il capolavoro di Bradbury come un poema a favore della libertà. Figuriamoci allora quanti, ben più semplici lettori, continueranno a leggere le opere di Tolkien, di Lovecraft, di Bradbury e da oggi di Simmons, ignorando o piuttosto sorvolando su reali o presunte opinioni non condivise, finché la qualità letteraria consentirà di apprezzare ancora queste opere.
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