Fra il 1980 e il 1982 Syd Mead e Jean Giraud (aka Moebius) hanno dato vita con la loro eccezionale immaginazione al mondo di Tron, un universo talmente avveniristico da risultare quasi surreale, almeno per il periodo.
Moebius si è concentrato soprattutto sui costumi e sull'aspetto generale dell'ambientazione mentre Syd Mead, il "futurista virtuale" che si curerà in seguito anche del design di Blade Runner e Alien, si è occupato quasi esclusivamente dell'aspetto dei veicoli. E' proprio da lui che nasce la linea avveniristica delle light cycles: potenti moto virtuali capaci di rimanere nell'immaginario di intere generazioni. Un'eredità quindi molto pesante da raccogliere per chi si dovrà confrontare con questi due mostri sacri nel secondo capitolo della serie: Tron 2.
Daniel Simon è la scelta dei produttori e sembra decisamente all'altezza del compito. Artista tedesco alla ribalta nel mondo degli illustratori digitali, si è fatto conoscere per le sue realizzazioni non solo dal design rivoluzionario, ma così curate nei minimi dettagli da conferire alla pura fantascienza un elemento di plausibilità. Possiamo avere un assaggio delle capacità di Simon sul sito della Cosmic Motors, corporazione fittizia da lui creata, con sede nella galassia di Galaxion e produttrice dei veicoli più competitivi e audaci sul mercato.
E' proprio con la Cosmic Motors che Daniel Simon si è fatto conoscere e ha attirato l'attenzione del settore, accaparrandosi articoli e recensioni su Wired, CG Channel e altri media dedicati al mondo dell'illustrazione digitale, fino a pubblicare un catalogo molto "reale" dei prodotti della corporazione virtuale (è acquistabile dal sito). Se le nuove light cycles assomiglieranno solo in parte alla moto modello Detonator qui riportata, la nuova leva potrebbe davvero superare i maestri.
Di seguito un assaggio dei prodotti targati Cosmic Motors...
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