Angelica Tintori con David Hewlett
Angelica Tintori con David Hewlett
Sempre più anima del gruppo è David Hewlett alias Rodney McKay. “Ancor prima che un attore”, ci dice, “io sono un appassionato di fantascienza sin da bambino: se non recitassi, probabilmente sarei un nerd che passerebbe il suo tempo a visitare tutte le convention possibili!!”. Anche il suo personaggio, un po’ come Woolsey, ha compiuto un percorso sia da comprimario a protagonista che da relativamente negativo a positivo: “Già, un percorso stimolante, che io come persona ho un po’ fatto con lui: chiedetelo a mia moglie!! All’inizio del mio impegno con Stargate, arrivavo a casa e portavo Rodney insieme a me, con la sua parlata velocissima, il suo non saper stare fermo un attimo e così via. Adesso siamo cambiati tutti e due. In meglio!!”.

Gli chiediamo se non si sente in qualche modo menomato nel non essere sempre al centro dell’azione e lui non ha dubbi: “Ho più scene d’azione di una volta ed è quanto basta al personaggio e a me. Rachel (Luttrell), Joe (Flanigan) e Jason (Momoa) devono lavorare moltissimo con i nostri stuntmen per le coreografie e devono anche tenersi in ottima forma fisica (questo lo dice passandosi le mani su una leggera “pancetta”, probabilmente frutto di qualche patatina o popcorn di troppo, mangiati davanti alla tv a vedere serie di fantascienza…).

Angelica Tintori con Rachel Luttrell
Angelica Tintori con Rachel Luttrell
Effettivamente, incontrando la minuta ma scattante Rachel Luttrell, comprendiamo appieno che cosa intende Hewlett. Rachel è tornata al lavoro dopo aver partorito e, se non si sapesse che ha appena avuto un bambino, non lo si potrebbe dedurre dal suo aspetto e glielo facciamo notare. Rachel sorride lusingata: “Mi fa piacere che si noti: volevo rientrare sul set ed essere in grado di fare subito quello che facevo prima. Devo ammettere che non è stato particolarmente difficile, in quanto la mia gravidanza è stata tranquilla. Inoltre, mio marito, che è stuntman, mi ha aiutata a tenermi in esercizio”.

Forse per prudenza, gli autori sembrano aver dato a Teyla un pizzico meno di azione e un po’ più di spazio, perché Rachel possa mostrare la sua sensibilità di attrice: “È così, infatti. Era un mio desiderio e sono soddisfatta di quello che stiamo facendo con Teyla. Intendiamoci, ciò non significa rinunciare alla fisicità del personaggio: rimango convinta sia un privilegio per un’attrice interpretare una guerriera forte, capace, autonoma e coraggiosa, ma anche con una testa e un cuore”.