È vero, sono passati ormai circa quindici anni dalla pubblicazione del romanzo Atmosfera letale (Heavy Weather, 1994) e quanto narratoci da Bruce Sterling non si è, per nostra fortuna, realizzato ma i veloci cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta, l’aumento vertiginoso del numero e della potenza dei tornado e molti altri fattori non ci lasciano ben sperare.
Questo romanzo è stato pubblicato in Italia nel 1995 nella interessante collana Gli squali nell’ambito dei Grandi Tascabili Bompiani, il titolo era leggermente diverso dall’attuale (Atmosfera mortale) e stranamente, benché scritto da un autore famoso, non è stato più ristampato sino a oggi.
Bruce Sterling ci descrive il nostro pianeta che si è avviato ormai verso il disastro ecologico, con l’effetto serra che ha distrutto gli ecosistemi e l’esistenza del sole ormai la si immagina solo in quanto nascosto da una cupa e opaca cappa di polveri e di nubi.
A questo degrado della natura si aggiuge una visione del futuro veramente allucinante, dove tutto è in vendita e si scambia come droghe, organi o farmaci.
I tornado si susseguono sempre più forti e devastanti e ci si aspetta l’arrivo di un tornado di proporzioni di forza inimmaginabile, uno di categoria E-6.
L’autore. Bruce Sterling è nato nel 1954 a Brownsville, nel Texas. Si laurea in giornalismo alla University of Texas di Austin e lavora per alcuni anni per il Legislative Council of Texas come correttore di bozze. Successivamente dopo un viaggio e un soggiorno in India, lavora come giornalista tenendo una rubrica di divulgazione scientifica sul Magazine of Fantasy and Science Fiction.
Esordisce nel 1976 come scrittore con il racconto Man-Made Self che viene pubblicato all’interno di una antologia. Segue il romanzo Involution Ocean (Oceano, Perseo Libri) e successivamente, nel 1980, The Artificial Kid (Artificial Kid, Fanucci).
È insieme a William Gibson il fondatore del cyberpunk e uno dei più innovativi e popolari scrittori di fantascienza americani. Autore di una decina di romanzi tra cui La matrice spezzata (1985), Isole nella rete (1 988), Lo spirito dei tempi (2000), e di alcuni importanti saggi come Giro di vite contro gli hacker (1 992), è stato curatore dell’antologia Mirrorshades (1986), con la quale ha tenuto a battesimo la nuova fantascienza hi-tech, e collabora con Newsweek, Fortune, Harper’s, Details, Whole Earth Review e Wired. Attualmente abita in Italia, a Torino.
La quarta di copertina. Ventunesimo secolo: l’ecosistema della Terra è un disastro, il clima mondiale è sconvolto, l’intera società umana è in pieno degrado. Gli scienziati pensano che la situazione sia ormai pronta per lo scatenarsi di un tremendo ciclone, classificato come E-6. È in questo stato di tensione vagamente millenaristica che prende corpo il Progetto Tempesta, organizzazione scientifica paramilitare di meteorologi che studiano i tornado, di cui fanno parte Juanita e Alex Unger, ricchi ereditieri sbandati in cerca di emozioni che il denaro non può comprare. Su questo sfondo di cataclismi epocali e di pericolosi complotti politici, Sterling costruisce uno dei suoi romanzi migliori, in cui i dettagli tecnologici si coniugano con l’invenzione di personaggi sfaccettati e ambigui, e con la descrizione della progressiva caduta della civiltà.
Bruce Sterling, Atmosfera letale (1994, Heavy Weather), traduzione di Stefano Gardinale, Mondadori, collana Piccola Biblioteca Oscar 620, pagg. 377, euro 9,50.
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