Era nell'aria che qualcuno nella serie Terminator: The Sarah Connor Chronicles sarebbe morto. Quello che non si sapeva però, è che quel qualcuno si sarebbe reincarnato, in un certo senso.
A raccontarlo è il caro estinto in persona, Garrett Dillahunt (forse lo avete visto anche in 4400), che prima dava il volto al terminator Cromartie, e che ora impersona John Henry, il corpo robotico di un software.
"Nella seconda parte della stagione, incontrerete più spesso John Henry" afferma Dillahunt. Finora effettivamente lo si è visto indirettamente, collegato com'era al suo mainframe: "Ma io sapevo che John se ne sarebbe andato, tagliando il cordone ombelicale".
Il che, per lui, è un sollievo: "Ero un po' stanco di stare chiuso in quella stanza, con le mie frasi che comparivano solo sullo schermo alle mie spalle. Ora la faccenda si fa più interessante".
Dillahunt è ovviamente molto grato ai produttori per avergli dato un altro personaggio dopo che Cromartie era stato, come dire, terminato.
"John Henry è come un bambino con superpoteri. E' molto intelligente e altrettanto pericoloso. Ora lo vedremo nel mondo esterno. Si farà un amico, imparerà le emozioni e forse anche le paure." E pare proprio che dovrà affrontare un grosso combattimento: "Non so con chi, ma mi è stato detto che sarà un'esperienza molto formativa per lui".
Alla domanda se lo scontro sarà con Cameron (Summer Glau), risponde: "Non lo so, ma lo spero. Entrambi non vediamo l'ora di inscenare un vero scontro. L'ultima volta che i due personaggi si sono incrociati, Cameron ha sparato ed è finita lì".
Per quanto riguarda il rating non esaltante e lo spostamento nella famigerata "deathslot" (ovvero il venerdì sera, giorno in cui tutti i telefilm fanno una brutta fine negli Usa), nonchè le continue voci di una chiusura che poi non arriva mai, l'attore la prende con filosofia, come del resto tutto il cast: "Non cosa comporti lo spostamento, in realtà. Molti miei amici seguono il telefilm e non sanno nemmeno quando vada in onda, si limitano a selezionare la modalità registra serie tv sul loro DVR. E poi c'è tutta una fascia di pubblico, quella più adulta, che il telefilm in tv lo guarda e che secondo me dovrebbe essere monitorata meglio".
Pare inoltre che la serie debba incassare un miglioramento del rating per continuare con la terza stagione. Anche su questo argomento Dillahunt è serafico: "Siamo stati sull'orlo della cancellazione fin dal primo giorno, ma siamo ancora qui. Non me la sento di fare predizioni, ma è un bel telefilm, sapete? L'unica cosa di cui ci si deve preoccupare è di fare un buon prodotto, altrimenti si cade in una trappola da cui è difficile uscire".
Ora il destino di Terminator: The Sarah Connor Chronicles è legato alla serie Dollhouse, che ha battuto un record, avendo mille problemi ancora prima di andare in onda. Le due serie sono state inserite nel palinsesto Fox l'una dopo l'altra.
Chi lo sa, forse è vero il detto "mal comune, mezzo gaudio".
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