"Ci sono due motivi per cui avvio un blog. Il primo è per accontentare i miei editori che mi spingevano per questioni di pubblicità, il secondo è che volevo parlare di altri autori che ho incontrato nel corso della mia vita, ovvero praticamente qualsiasi autore di cui abbiate sentito parlare nella vostra vita."
Basta questo per aggiungere ai propri preferiti The Way the future blogs, il blog che Frederik Pohl ha appena avviato alla tenera età di novant'anni. Il titolo si ispira alla sua autobiografia The way the future was (1978), ma non è certamente questa l'opera per cui l'autore newyorkese è già nella storia della fantascienza. Ad assicurargli un posto fra i grandi ci sono (almeno) due romanzi.
Il primo, I mercanti dello spazio (1953), è scritto a quattro mani con Cyril Kornbluth e racconta di un futuro dominato dalle multinazionali. Mitch Courtenay, un pubblicitario, deve convincere grosse fette delle popolazione mondiale a emigrare su Venere, pianeta che si è scoperto essere abitabile, sebbene poco ospitale. Dunque non una missione semplice, ma la pubblicità - nel futuro - può tutto. Eppure, non appena Courtenay si mette all'opera, viene a scoprire che molte cose non sono come sembrano...
Il secondo è invece Gateway (1977, conosciuto in Italia come La porta dell'infinito), romanzo che è valso a Pohl i premi Hugo e Nebula. E' la storia di un ritrovamento molto particolare: un asteroide vuoto, utilizzato come base spaziale da una cività aliena avanzata. Gli uomini vi trovano 'parcheggiate' navicelle spaziali che non sanno comandare, ma che possono essere lanciate in viaggi verso l'ignoto. Viaggi che possono condurre alla morte oppure possono rendere chi si è preso il rischio molto ricco, nel caso si faccia qualche scoperta di rilievo.
Questi e molti altri romanzi compongono il curriculum di Frederik Pohl, autore ed editore, colonna della fantascienza americana. Una delle sue peculiarità è l'aver scritto vari romanzi a quattro mani. L'ultima collaborazione è avvenuta niente di meno che con Arthur Clarke. Un sodalizio da cui è nato The Last Theorem, pubblicato nell'agosto 2008, poco dopo la morte dello stesso Clarke. Volete sapere com'è nata e come si è sviluppata l'opera? Andate a scoprire il retroscena.
E quello che leggerete sarà solo un gustoso assaggio, a sentire il blogger Pohl.
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