:> interferenza incontrollata <:
– Bèl Hadàd Saphòn! – esclamai voltandomi verso la vetrina dell'edicola. Ma fu soltanto un istante nel tempo...
Un gemito.
:> interferenza controllata <:
Nel riflesso il Golem vide il proprio volto, pallido, esangue, calvo, senza tratti, sotto il suo occhio destro la pelle si stava sciogliendo e assumeva la timida forma di una lacrima. Sotto s'intravvedeva il nero del tessuto muscolare biosintetico.
Alzò una mano e si sfiorò:
:> interferenza incontrollata <:
– I-Io... – e rimasi immobile, per un istante oscillai sul posto senza motivo...
:> interferenza controllata <:
Cos'era 'Io'? Cos'era Bèl Hadàd Saphòn?
:> controllo settori della memoria <:
Bèl ondeggiò come se si fosse spento.
:> memoria Animale 301245047 integra <:
:> programma Golem ricaricato <:
Il calore saliva sempre più. Doveva affrettarsi... fuggire!
Accelerò l'andatura, in fondo alla strada c'era Babbilani, protetta dietro una sacca a tenuta stagna, doveva solo superarla. Bhaga sapeva cosa doveva fare. L'aria iniziò a fremere e a sfocare, opaca. Le gambe di Bèl accelerarono sempre più l'andatura. Il suo viso iniziava a squagliarsi.
Attraversò un'enorme portale rettangolare e premette un pulsante rosso e polveroso subito dopo il passaggio. Strati di duro metallo simili a fanoni fuoriuscirono dal terreno e si saldarono rapidi l'uno sull'altro. La galleria iniziò a stringersi come un'intestino ritorto su se stesso. Bèl corse finché le sue gambe ressero e intravide dietro di sé la galleria svanire in una parete molle attraversata da fasce di metallo che ben presto si richiusero.
Rallentò e si guardò intorno.
Babbilani!
Giganteschi alberi dai tronchi di roccia, legno e carne viva salivano al cielo chiudendo volte diafane di cristallo, simili a membrane, oltre le quali si vedeva solo l'oscurità infinita e abissale dello spazio. Dalle foglie promanava una tenue luce verdognola che illuminava l'intero ambiente.
Ospitate negli incavi dei rami e dei tronchi c'erano immense città di pietra e metallo. Simili a grappoli di alveari protesi nel vuoto. Fiumi di siero scorrevano lenti tra gli anfratti delle titaniche montagne metalliche delle Biocorporazioni neurostrutturate più potenti del globo, i Governanti.
Era arrivato alle pendici di Bhaga.
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