Ma i volti inanimati e gli involucri organotattili della carne dei Golem si scioglievano all’elevata temperatura della febbre solare del pianeta. Le neurostrutture della loro rete locale collassavano e loro cadevano a terra, incapaci di avanzare e...Davanti a lui Bèl intravide un altro Golem, ma era già riverso a terra, inanimato. Si soffermò a guardarlo. Da vent'anni non ne incontrava uno.Era uguale a lui in tutto e per tutto, ma tutti i Golem erano uguali perchè erano Golem. Eppure quello era diverso da lui, era già fuso al suolo, aveva comunque trovato un modo di andare a Bhaga? Filamenti del suo corpo si erano separati e si erano allacciati a una linea di comunicazione allontanandosi da lui come radici nel terreno. Ma prima di spegnersi aveva tracciato il tetragràmaton con la linfa della propria mano. Chissà se anche...nulla. Nulla. Nulla...
Doveva raggiungere Bhaga, perché quelle scritte erano state fatte prima che l’Arkhè fosse immesso nella linfa vitale del globo organo-meccano-terracqueo, prima che l’Ultima Risoluzione fosse adottata.
– I-I-I… – balbettò ma non riuscì a proseguire oltre, la riunione era ciò che contava, la riconciliazione dei Golem.
L’estasi simile a un’onda gelida si propagò nei nervi di Bèl e gli diede l'impulso di continuare ad avanzare.
– I-I-I-I… – mormorò insistente ma era solo un Golem.
Non poteva ricordare.
Doveva raggiungere Bhaga come Ierofante e tramite tra il re solare e la regina lunare.
Uno sprazzo di luce lo colse, un soffitto luminoso ormai inceppato, scricchiolava a ogni baluginio.
Voltò lo sguardo e si fermò di nuovo:
– Bhaga – diceva una pagina polimerizzata sbiadita dal vento nella bacheca grafica dell’edicola, – ha oggi toccato la luna. Concessioni d’anima espropriate dalle Biocorporazioni... – poi il testo scattava veloce, forse a una pagina precedente –... affinché la ierogamia sia possibile la curvatura della metrica richiede l’introduzione di una giusta dimensione non intera, Bhaga stanzia un premio di istanti vita da Ierofante alla neurostruttura che riuscirà a calcolare la Soluzione, sia essa di qualsiasi proporzione o ammasso!
Bèl guardò verso la bacheca successiva, incorniciata:
– La Soluzione... – diceva –... è un numero irrazionale dagli effetti frattali stupefacenti, ordine nel caos e caos nell'ordine, calcolata, e donata insieme a quindici tetrastrutture d'anima, dalla Biocorporazione Arkhè del Governante Bèl Hadàd Saphòn, eletto perciò a onore alla carica di Ierofante! – poi la pagina colò su se stessa per l'aumento della temperatura.
L'ondata di marea era sempre più vicina.
Battesimo del fuoco. Il Diluvio.
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