Anche un’autrice oggi affermata in campo noir come Nicoletta Vallorani ha pubblicato diversi titoli a sfondo fantascientifico, come i due che vedono come protagonista l’investigatrice androide DR, oppure Eva, in cui un misterioso serial killer “artistico” opera in una Milano invasa dai profughi di guerra. Mentre Lanfranco Fabriani, invece, nei due romanzi che hanno come protagonista l’agente segreto Mariani, descrive un’Italia in cui il viaggio nel tempo, tenuto rigorosamente segreto, è divenuto materia di sordidi intrighi di sottogoverno. Si può dire che, anche per quanto riguarda i delitti, il futuro d’Italia appare più nero di altri... Una menzione particolare la merita un romanzo italiano totalmente estraneo all’editoria fantascientifica (l’ha pubblicato Einaudi in una collana mainstream), eppure appertenente al nostro genere preferito più di tanti altri. Sirene di Laura Pugno descrive un mondo allo stremo, in cui il Sole si è incattivito ed è letale per chi vi si espone. Nel mare è apparsa una nuova razza di mammiferi, le sirene, dall’intelligenza animale ma dal corpo molto simile a quello delle donne, che gli esseri umani bramano come cibo e come oggetto sessuale. Il protagonista lavora in un allevamento gestito dalla Yakuza, la mafia giapponese, unica autorità in un mondo dominato dalla violenza e dalla morte. Una paradossale ma intensa storia d’amore con una sirena lo spingerà a ribellarsi e tentare un’impossibile fuga. Un romanzo davvero nero, in cui il personaggio principale lotta senza avere alcuna speranza, come accade in ogni vero noir che si rispetti.
Un futuro di delitti
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