Il fatto che Battlestar Galactica stia per vedere la fine del suo arco narrativo, non vuol dire che non c'è futuro per il suo mondo.
Infatti Dave Howe, il presidente di Sci Fi Channel, ha finalmente confermato che il suo prequel, Caprica, diventerà ufficialmente una serie tv.
Il desiderio di Howe è che Caprica possa attirare un pubblico più vasto, anche in virtù del fatto che "mentre BSG è una space opera, Caprica sarà più un dramma familiare."
Howe dice anche che "BSG è stata la nostra bandiera, ci ha fatto comparire su una mappa e ha cambiato il modo in cui il pubblico percepiva l'emittente."
Ma è anche vero che per avere successo, Caprica deve poter interessare una più ampia fetta di pubblico, perché "lo sfondo di BSG è lo spazio e le astronavi, che sono però un limite per il grosso pubblico."
Non è così però per Caprica: "il prequel è ambientato su un pianeta che ricorda la terra, è un dramma familiare e parla di dilemmi etici che anche noi ci troveremo presto ad affrontare."
Per Howe, quello che conta è far si che a seguire la nuova serie sia proprio quel pubblico che di BSG non sa proprio nulla.
Ma, mentre la produzione si sta muovendo per cominciare le riprese a Vancouver, dove in pratica vengono girate tutte le serie made in Sci Fi, sembra saltato il piano di mandare in onda nel 2009 il pilot già girato.
Per un semplice motivo: Sci Fi non vuole andare in onda con un primo episodio senza poi avere il resto della serie come proseguimento, per cui la messa in onda di Caprica non è prevista prima del 2010.
Questa mossa ha anche un vantaggio specifico: riuscire a riassemblare il team di sceneggiatori originale di BSG, che nel frattempo si è già spostato su altri progetti.
Hanno però già confermato che tutti gli attori presenti nel pilot faranno parte anche della serie seguente, questo vuol dire Eric Stoltz, Esai Morales, Paula Malcomson e Polly Walker. Rimarrà inalterato anche il tono della serie, una commistione tra alta tecnologia e atmosfere anni '50, in cui si alimenterà lo scontro tra monoteisti e politeisti, la paura del terrorismo e la nascita dei Cylon.
Sperando che il tutto non diventi un veicolo per una certa propaganda teologica, alquanto invasiva negli ultimi tempi, non resta che aspettare di vedere che aspetta avrà il passato di Galactica.
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