Competenza scientifica, sensibilità politica e grance capacità narrativa. Sono le armi che hanno imposto il nome di Ken McLeod, dagli anni novanta in poi, tra i grandissimi della fantascienza britannica, insieme al suo amico Iain M. Banks. Almeno in UK e negli Stati Uniti, molto meno in Italia dove di McLeod sono arrivati solo un paio di romanzi e qualche racconto.
Robot 55, arrivato con qualche giorno di ritardo e ora in spedizione, propone un racconto di taglio brillante di questo autore - Chi ha paura di Wolf 359 - e un'interessante intervista nella quale vengono toccati anche temi molto d'attualità.
Poi c’è uno scrittore che a quarant’anni ha già vinto una dozzina dei maggiori premi del campo, tra i quali due premi Hugo e quattro Nebula. Forse è l’unico scrittore ad avere più premi vinti che racconti scritti. Ogni volta che viene pubblicata una sua nuova storia è un evento. È Ted Chiang, e se per malaugurata sfortuna non doveste aver mai letto nulla di suo, ora avete modo di riparare. Il suo ultimo lavoro, Il mercante e il portale dell’alchimista, che propone Robot su questo numero, neanche a dirlo si è portato a casa il Premio Nebula e il Premio Hugo 2008.
Robot poi propone il racconto di Giampietro Stocco vincitore del premio Alien e altri racconti di Laird Long, Enzo Verrengia, Giovanni Burgio e Giovanna Cecchini. Per la saggistica uno speciale sul grande autore Theodore Sturgeon, con pareri e commenti di molti esperti italiani e alcuni grandi scrittori stranieri, e imperdibile una lunga intervista esclussiva con il grande Frank Miller, geniale autore di Sin City.
Articoli su X-Files, Mirror's Edge, Fantômas e molto altro, e soprattutto un editoriale che è un'ulteriore testimonianza della grandezza del direttore di questa rivista. Lo potete leggere anche online su Delos, all'indirizzo /magazine/servizi/11570/tumoral-editorial-blues/.
Robot 55, a cura di Vittorio Curtoni, Delos Books, pagg. 192, euro 9,90.
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