
Un meccanismo talmente complesso e di culto, però, non può che avere vita breve e, nella seconda metà degli anni Settanta (alla trilogia di Kobaia seguono un album dedicato ai misteri dell’antichità egizia, Köhntarkösz, un doppio live e un’altra prova "futuristica", Udu Wudu) l’instabilità della formazione si accompagna ormai anche alla minore freschezza della proposta musicale. Dopo il primo scioglimento della band, che risale al 1976 (anno comunque di svolta, per qualsiasi gruppo ‘progressivo’ alle prese col sorgere del punk e della disco, e della loro immediatezza), i Magma si sono riuniti svariate volte (le loro prove successive, abbandonato il linguaggio ‘kobaiano’ e le complesse strutture musicali che li avevano contraddistinti, si riferiranno perlopiù al gospel e alla fusion) e sono attivi a tutt’oggi, senza destare tuttavia l’interesse che aveva scatenato la loro iniziale originalità.
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