Ci sono due categorie lavorative la cui rilevanza è quantomeno soggettiva: i critici, le cui parole si perdono nel vento creato dal pubblico che corre a vedere i film che loro criticano aspramente; gli analisti, le cui analisi finiscono invaribilmente per non assomigliare alla realtà.
La seconda categoria negli ultimi tempi sta scoprendo che la loro dotta opinione ha saltato un dettaglio rilevante, quando avevano dato per defunte le serie The Sarah Connor Chronicles e Knight Rider a causa di un rating non proprio esaltante, arrivando a dire che le emittenti non giocano secondo le (loro) regole.
Ma Entertainment Weekly ha una spiegazione diversa per la situazione televisiva attuale: l'economia.
Le emittenti stanno vivendo una crisi non indifferente. i profitti delle società che possiedono la Fox, NBC, ABC e CBS, sono in fase calante, molto calante. Il che significa che non c'è più l'extra budget necessario a fare ciò che i network fanno di solito per rimpiazzare una serie, ovvero: marketing e messa in cantiere di nuovi telefilm.
La News Corporation per esempio, proprietaria della Fox TV, ha chiuso (in data 24 ottobre) le azioni in borsa a 8,60 dollari, quando negli ultimi anni il loro valore era stato di 23,25 dollari. La General Electric, che possiede la NBC, ha sicuramente un più vasto campo d'azione, eppure le azioni dell'emittente hanno chiuso a 17,83 dollari contro i 41,22 delle scorse 52 settimane.
Ma non si tratta solo della finanza: il famigerato sciopero degli sceneggiatori ha assottigliato il potenziale per nuove serie, per cui le emittenti non hanno molto su cui lavorare.
John Rash, vicepresidente dell'agenzia pubblicitaria Campbell Mithun, dice che si è creata una combinazione di due fattori: l'indice di stabilità di una serie e il ritardo nei programmi di sviluppo derivanti dallo sciopero. Come risultato, rispetto agli anni scorsi, nella nuova stagione televisiva ci sono state molte meno cancellazioni rispetto agli anni scorsi.
Per cui, è vero che Sarah Connor ha un media di rating di 3,6/6 punti e che Knight Rider naviga nei 4,5/7 punti, ma il loro indice di stabilità è rimasto immutato.
Cos'è l'indice di stabilità? È la percentuale che deriva dalla comparazione tra il rating più alto registrato da una serie e la sua media di ascolti, che mostra quanto del suo pubblico rimane invariato nel corso della stagione.
Ad esempio, l'indice di stabilità di Knight Rider è del 91,8 %, contro il 65,5% registrato dalla Donna bionica nel corso della sua unica stagione.
Sarah Connor Chronicles ha indice di stabilità del 87,8%, di molto superiore rispetto a quello della stagione precedente, che era del 50,5 %, anche se la cifra era viziata dai dati della premiere, altissimi, e dai playoff della NFL, che avevano fatto crollare gli ascolti.
La cancellazione crea dei problemi pratici alle emittenti: gli spazi pubblicitari vengono venduti anche con un anno di anticipo e se la serie che doveva contenerli viene cancellata, i fondi vengono restituiti o usati in un altro contesto. Se i fondi per le pubblicità crollano velocemente, potrebbe non esserci modo di rivendere quegli spazi e le emittenti si ritrovano a perdere ingenti quantità di denaro.
Le emittenti sono quindi riluttanti a cancellare qualcosa di preesistente, in quando potrebbe non valere la pena di mettere in produzione qualcosa di nuovo. E per chi compra gli spazi pubblicitari, ha ancora più valore un programma provvisto di sceneggiatura che non un reality show improvvisato.
Quindi, per quanto basica sia la spiegazione, il motivo per cui avremo ancora con noi Sarah Connor e la macchina con la voce di Val Kilmer, è che le emittenti dovrebbero restituire i soldi guadagnati vendendo gli spazi televisivi, mentre chi li ha acquistati preferisce il certo all'incerto.
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