Per Joseph McGinty Nichol (che tutti speriamo smetta di firmarsi McG), raccogliere l'eredità della saga di Terminator deve essersi rivelata un'impresa epica, portandolo anche a creare un blog in cui raccontare passo dopo passo (presumibilmente quando trovava il tempo) la realizzazione di quello che si presenta come il primo capitolo di una nuova trilogia post nucleare, ovvero Terminator Salvation: The Future Begins.
Il 23 ottobre McGinty ha fatto sapere che le riprese del film sono terminate e che ora è entrato nel tunnel degli effetti speciali: "Ora siamo in piena post produzione. Ho mostrato alcune scene a Christian (Bale) e Sam (Worthington) e mi sono sembrato soddisfatti della direzione presa dal film. Eravamo concentrati sulla storia e sui personaggi, ma ora è divertente tuffarsi nel mondo degli effetti visivi."
Racconta poi della responabilità derivante dal proseguire un cammino iniziato più di venti anni fa: "Sembra che la responsabilità di ogni Terminator sia di reinventare la ruota degli effetti speciali: il primo film aveva raggiunto un livello incredibile con la stop-motion e i modelli realizzati dal grande Stan Winston (defunto pochi mesi fa). Il secondo poi ci aveva regalato il metallo liquido, una vera rivoluzione negli effetti speciali. La sequenza in cui la testa di Robert Patrick (il T-1000) si stacca dal collo per poi riunirsi funziona benissimo ancora oggi."
Il supervisore degli effetti speciali Charlie Gibson, nonché regista della seconda unità, era molto consapevole della sua responabilità, dice McGinty: "Volevamo che la patina dei robot fosse sporca e pesante, incredibilmente realistica. Questo è il motivio per cui abbiamo costruito così tanti modelli con Winston. Poi però gli effetti speciali sono entrati in scena e Gibson ha lasciato libera la fantasia. C'è una sequenza particolare in cui abbiamo tentato qualcosa che non è mai stato fatto prima, ma preferisco non parlarne perché ci stiamo ancora lavorando."
Il regista parla poi del rapporto con il montatore, Conrad Buff, che arriva direttamente da Terminator 2: "è molto rassicurante sapere che ci sono le sue mani sulla tastiera di Avid. Quando abbiamo parlato di cosa ci colpiva di più di questo film, ciò che ci accomunava era la visione di un mondo dopo il giorno del giudizio, che rendesse onore ai film precedenti, ma che rappresentasse anche un nuovo inizio. Ogni giorno imparo dalle scelte eleganti e dalla disciplina con cui lavora Conrad."
La cosa più importante è stato il rapporto tra John Connor e Marcus Wright, ovvero Bale e Worthington: "questa è la storia di due destini che collidono. Bale fa parte di una resistenza composta dalle etnie di tutto il mondo."
E Conclude dicendo "non è solo Los Angeles, è lo specchio di una crisi globale, dello scontro tra uomo e macchine".
Il futuro comincerà, negli usa, il 22 maggio e non si può dire che McGinty, che una volta usava un nome da videoclip, non si stia impegnando per mostrarcelo, in tutta la sua devastazione.
Nell'attesa, ecco il teaser trailer, realizzato però quasi completamente con scene dei film precedenti.
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