Era il 7 aprile del 1979 quando in Giappone andò in onda per la prima volta Mobile Suit Gundam. A 30 anni di distanza, con 13 serie tv, 7 serie di OAV, 12 film e un numero incalcolabile di fumetti e romanzi, il fenomeno è ancora inarrestabile.
Mobile Suit Gundam fu il punto di rottura con le serie robotiche trasmesse fino a quel momento. Si passava dai "soliti" invasori alieni (o appartenenti a qualche antica e dimenticata civiltà) a una guerra tra due stati; il robot era un prototipo militare sperimentale e i protagonisti erano un gruppo di adolescenti coinvolti, loro malgrado, nella guerra e arruolati nei ranghi militari.
L'attenzione a particolari sempre trascurati fino a quel momento (come, per esempio, la necessità di rifornimenti di carburante e munizioni, le fuoriuscite d'ossigeno e l'attrito durante il rientro nell'atmosfera) creò la nuova definizione di "Real Robot" (contrapposta a quella ai "Super Robot" di Go Nagai quali Goldrake, Mazinga & co.).
In Giappone fervono i preparativi dei festeggiamenti per il trentennale, ma anche in Italia c'è fermento: ad aprile Yoshiyuki Tomino, il creatore di Mobile Suit Gundam, sarà ospite della 13° edizione di Cartoon On the Bay (Festival Internazionale dell'Animazione televisiva e multimediale) dove, proprio per l'occasione, riceverà un premio alla carriera.
Quest'anno la Side-Con, la convention annuale del club si svogerà a Rapallo il 4 e il 5 aprile.
Per festeggiare il trentennale, il GIC ha messo on-line il sito www.gundam30th.it, che vuole essere il punto di riferimento per tenere traccia di tutte le iniziative realizzate in Italia e sarà aggiornato periodicamente con appuntamenti e resoconti.
Per informazioni sulle attività del Club: www.gundamitalinaclub.net.
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