Nel 2006, infine, l’acclamato regista Bryan Singer (al suo attivo, tra gli altri, film come X-Men e I soliti sospetti), riporta sul grande schermo l’eroe kryptoniano con Superman Returns. Protagonisti sono Brandon Routh (Clark Kent/Superman), Kevin Spacey (Lex Luthor), Kate Bosworth (Lois Lane). La trama: Superman decide di far ritorno alla propria, vecchia vita, dopo una voluta assenza di cinque passata a girovagare nell'universo. Ma il suo grande amore, Lois Lane, ha ora un figlio e un fidanzato, e il supereroe si rende conto che tornare in mezzo alle persone con cui aveva vissuto a lungo comporta una serie di difficoltà impreviste, come sempre complicate dai malvagi piani dei suoi nemici…  Nel film appare anche il compianto Marlon Brando grazie all’utilizzo di immagini di repertorio, recuperate dal film del 1978, in cui interpretava il padre kryptoniano di Superman.

Della storia editoriale di Superman, ci piace ricordare almeno tre grandi disegnatori - fra i tanti che hanno dato vita al supereroe - che in epoche diverse hanno messo a disposizione il loro talento creativo per restituire il volto dell’Uomo d’Acciaio. Il primo è Wayne Boring che conferì un fisico erculeo e possente a Superman, dando vita, di fatto, ad una rappresentazione grafica più vicina ad un semi-dio più che ad un alieno dai poteri straordinari. Il disegno di Boring (che si occuperà del personaggio fino al 1955) esprimeva tutta la superiorità di Superman, non solo fisica, ma anche morale, consegnandoci di fatto una cartina di tornasole di un’America che era uscita vincitrice dalla Seconda Guerra Mondiale e leader del mondo occidentale.

Curt Swain è l’altro grande disegnatore della saga dell’Uomo d’Acciao. Sarà l’autore che di fatto caratterizzerà il personaggio di Siegel e Shuster in modo determinante, disegnandolo fino al 1986. Chiunque si confronterà dopo con Superman, dal punto di vista grafico non potrà fare a meno di seguire la lezione di Swain (pare che lui ci tenesse molto a che i disegnatori successivi tenessero bene a mente il volto che lui aveva dato a Superman). Il disegnatore americano renderà l'eroe di Krypton più umano (complice anche la caratterizzazione delle espressioni facciali del supereroe, una novità per l'epoca), rendendolo amico degli esseri umani e teso a minimizzare la sua diversità.

Infine, John Byrne è l’autore che di fatto rilancia Superman traghettandolo fino alla saga de La Morte di Superman, vero evento shock per tutto il mondo del fumetto.

Byrne con la miniserie The Man of Steel,  del 1986, riscrive le origini di Superman, rimescolando le carte e andando a toccare alcuni punti “sacri” della storia del supereroe: Superman non è così invincibile, da superumano diventa quasi umano, più vicino all’uomo comune americano. I tempi cambiano ed anche un’icona della cultura popolare americana deve adeguarsi.

La D.C., davanti ad una sfida del genere, non si tira indietro e nel 1985, qualche mese prima della miniserie di Byrne, lancia una saga destinata a lasciare il segno per sempre: Crisi sulle Terre infinite (Crisis on infinite Earths), nota anche come Crisis o anche Crisi.

Si tratta del primo vero crossover del mercato fumettistico statunitense del mondo supereroistico. L’idea di fondo è quella di mettere ordine nella continuity dei vari personaggi della storica casa editrice. Marv Wolfman, alle sceneggiatore, e George Pérez, ai disegni, spetta il compito immane di dare vita a queste storie che di fatto creano un multiverso in cui coesistono i vari supereroi appartenenti alle varie epoche storiche della casa editrice.

Gli anni Novanta sembrano segnare il passo: Superman non seduce più e sembra destinato ad uscire dall’Immaginario Collettivo. La D.C. sembra decisa a fare fuori l’Uomo d’Acciaio, a causa della scarse vendite delle testate che lo vedono protagonista. Ma in realtà si stava preparando una mossa editoriale senza precedenti: far morire il supereroe per eccellenza. Detto fatto. Nel numero 75 di Action Comics, Superman muore per mano di un alieno di nome Doomsday (che tradotto in italiano significa “giorno del giudizio”). È l’evento che segna una svolta nel mondo dei fumetti e non solo per Superman e per la D.C.