Si, parliamo di Ray Bradbury che proprio lo scorso agosto ha compiuto ottantotto anni e che in oltre mezzo secolo ha sfornato così tanti capolavori che sarebbe lungo farne un elenco.
Ora arriva nelle librerie una sua opera recente (che speriamo non sia l’ultima) dal titolo Addio all’estate (Farewell Summer, 2006).
Questo romanzo è il seguito a un altro suo famoso romanzo che l’autore scrisse esattamente cinquant’anni fa e che era intitolato L’estate incantata (Dandelion Wine, 1957) e riprende un tema interessante, un sogno di tutta l’umanità, quello di ribellarsi alla vecchiaia e alla morte. Forse è il testamento letterario di questo grande autore.
L'autore. Ray Bradbury è conosciuto da tutti gli appassionati di fantascienza ma è anche forse ancora più conosciuto al di fuori dall’ambiente specializzato. Infatti anche in Italia due suoi libri famosi come Cronache Marziane e Fahrenheit 451 furono pubblicati in collane che con la fantascienza non avevano nulla a che fare (il primo fu pubblicato dalla Mondadori nella collana Medusa nel 1954, e il secondo, nel 1956, da Martello editore nella collana La Piramide). Molti attuali lettori di fantascienza, lo sono diventati dopo aver letto suoi racconti.
Ray Douglas Bradbury è nato a Waukegan, nell’lllinois, nel 1920. Ha avuto una infanzia difficile ed era un bambino timido e pieno di paure. Precocemente nizia a leggere fantascienza su riviste del tempo che gli prestava un suo amichetto in quanto lui non aveva soldi per acquistarle, più tardi iniziò a scrivere racconti. Trasferitosi a Los Angeles, al seguito della famiglia, entra in contatto con un club di fantascienza, scrive racconti di fantascienza ma non riesce a piazzarli e più tardi passa a scrivere racconti di genere fantastico e piano piano riesce a vendere qualche racconto.
Nel 1946 Planet Stories gli pubblica il primo racconto della serie Cronache Marziane, che poi raccoglierà in volume che sarà pubblicato nel 1950 ottenendo un grande successo. Nel 1953 pubblica Fahrenheit 451, da cui sarà tratot il famoso film diretto da François Truffaut.
Dopo la pubblicazione di queste due opere, sarà un autore conteso dalle varie case editrici.
Per capire come è nato questo romanzo riportiamo un breve passo della postilla dell’autore:
"...Addio all’estate è un’appendice di un mio libro precedente, Dandelion Wine (in italiano L’estate incantata), che ho finito di scrivere cinquantacinque anni fa. Quando lo inviai all’editore, mi rispose: «Bontà divina, è troppo lungo! Perché non pubblichiamo le prime duecentocinquanta pagine come romanzo a sé e teniamo il resto in serbo per il futuro, quando lei sentirà che è venuto il momento di farlo uscire?». A quell’epoca la versione primitiva integrale s’intitolava The Blue Remembered Hills ("Le azzurre colline dei ricordi"). La prima parte, quella che sarebbe diventata Dandelion Wine, s’intitolava Summer Morning, Summer Night ("Mattino d’estate, sera d’estate"). Per il nascituro Farewell Summer (il presente Addio all’estate) il titolo pensato era proprio questo, già a quell’epoca.
Quindi, ci sono voluti tutti questi anni perché la seconda parte di Dandelion Wine si evolvesse fino al punto da farmi sentire che era venuto il momento di mandarla in giro per il mondo. In quel lasso di tempo ho aspettato che il troncone inedito attirasse a sé nuove idee e nuove metafore, in modo che il testo si arricchisse...."
La quarta di copertina. 1929: l’estate si rifiuta di finire e l’inizio dell’ottobre si rivela inaspettatamente caldo. Ma nel villaggio di Green Town, Illinois, è scoppiata la guerra civile. Si tratta di quel conflitto vecchio come il mondo che oppone i giovani agli anziani e che — in questo caso — ha come posta il controllo sull’orologio che spinge inesorabilmente in avanti le vite di tutti. A scatenare le ostilità sono il tredicenne Douglas Spoulding e la sua schiera di amici e coetanei che hanno preso la decisione irrevocabile di non voler invecchiare. Ai loro occhi gli anziani sembrano appartenere a un’altra razza, sono degli alieni, sono il Male e i giovani non intendono ridursi a essere soltanto degli schiavi ai loro ordini, Insomma, la guerra viene dichiarata e subito uno degli anziani resta ucciso in uno dei primi scontri. L’ottantunenne Calvin Quatermain organizza il contrattacco e comincia un lungo e duro confronto che oppone le declinanti forze della vecchiaia all’entusiasmo e alla scanzonata determinazione della gioventù. Ma alla fine, come si poteva immaginare, l’unico vincitore sarà il Tempo e la vita riuscirà a irretire Doug con il più affascinante dei suoi misteri (l’irresistibile richiamo dell’amore e del sesso, la deliziosa resa davanti al primo bacio...) e le due parti finiranno per rappacificarsi riconoscendosi reciprocamente.
Ray Bradbury, Addio all’estate (Farewell Summer, 2006) traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori, collana Strade Blu, pagg. 167, euro 15,00
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