Di Andrei Kurkov arriva in libreria L’ultimo amore del presidente (Poslednjaja liubov presidenta, 2004), il quarto romanzo di questo autore che viene tradotto in Italia dalla Garzanti.
Nei tre precedenti (Picnic sul ghiaccio, L’angelo del Caucaso e I pinguini non vanno in vacanza) l’autore divertiva il lettore e gli faceva conoscere molto bene la vita nell’Unione Sovietica prima e nella Russia poi e sono indicative le parole dell’autore in merito al suo romanzo I pinguini non vanno in vacanza:
"I pinguini sono animali programmati per vivere in gruppo. Un pinguino separato dal resto del branco è disorientato e incapace di agire. Anche i sovietici erano animali collettivi che facevano tutto in gruppo. Dopo il crollo del comunismo si sono ritrovati soli, disorientati e sperduti. Attraverso di loro, racconto la difficoltà ad adattarsi a un mondo che cambia."
E così dopo averci fatto conoscere, in maniera molto ironica, la vita dei sovietici prima e dopo il grande cambiamento, ora con questo romanzo ci trasporta in un prossimo futuro, siamo nell’anno 2013 e il lettore seguirà le vicende di Sergei Bunin, presidente dell’Ucraina con grossi problemi di cuore. Infatti ha avuto un infarto e il suo cuore gli è stato sostituito. Ma in tutto questo c’è qualcosa di strano....
L'autore. Andrei Kurkov è nato nel 1961 a San Pietroburgo (Leningrado). E’ giustamente considerato il maggiore scrittore ucraino. I suoi romanzi molto spesso hanno come protagonisti degli animali e hanno avuto un grande successo internazionale con traduzioni in circa venticinque lingue. Ha scritto anche quattro libri per bambini.
I suoi racconti sono divertenti, avventurosi, disincantati, descrivono, come detto, una realtà post-sovietica con elementi surreali. I protagonisti, un poco strani e sgangherati, sono fragili eroi del nostro tempo mettono a nudo, con autentico spasso del lettore, i meccanismi feroci e ottusi del nuovo potere politico, criminale ed economico.
La quarta di copertina. Mosca, 2013. Sergei Bunin sta sorseggiando vodka in una piscina d’acqua gelida, in compagnia di Putin. Sergei è il presidente dell’Ucraina e sta festeggiando, come tutti i più importanti capi di stato, il secondo bicentenario della dinastia Romanov. Niente nel suo passato avrebbe lasciato sospettare che proprio lui, proveniente da una famiglia povera e modesta, sarebbe potuto arrivare alla più alta carica dello stato. Eppure, dopo un percorso di studi non proprio prestigioso,. un fratello gemello con problemi psichici da gestire, e un po’ tròppo alcol, Sergei ce l’ha fatta. La sua ascesa politica è stata improvvisa, sorprendente, priva di colpi bassi e ambizioni personali, decisa alle sue spalle da oscuri personaggi della politica, che avevano bisogno di una persona malleabile, da manovrare come un burattino. Ma nel tempo Sergei ha imparato a farsi furbo, ha capito che non deve fidarsi di niente e di nessuno, che non è possibile aiutare il prossimo, e ancora meno un intero paese, anche se si è il presidente. Soprattutto da quando, dopo un infarto, gli è stato trapiantato il cuore di un altro, un cuore molto sospetto, pronto a tradirlo in ogni istante...Un libro profetico sull’amore, il potere, la corruzione, le bugie e... le patate.
Andrei Kurkov, L’ultimo amore del presidente (Poslednjaja liubov presidenta, 2004), traduzione di Rosa Mauro, Garzanti Libri, collana Nuova Biblioteca Garzanti 64, pagg. 512, euro 19,60
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