Richard Wright è morto ieri, portato via rapidamente dal cancro. Aveva solo sessantacinque anni. Nato a Londra nel 1943, aveva studiato architettura al politecnico di Regent Street, dove aveva conosciuto Roger Waters e Nick Mason. Con loro aveva ritrovato la passione per la musica e per il pianoforte, di cui aveva abbandonato lo studio. Nel 1965, i tre, insieme a Syd Barrett, fondano i Pink Floyd, iniziando l'era della musica psichedelica.
Dopo due anni Barrett lascia e Wright diventa uno dei cardini della composizione musicale del gruppo. Quasi obbligatorio citare qui i punti di contatto tra la musica dei Pink Floyd e la fantascienza: Astronomy Domine, Set the Controls for the Hearts of the Sun, Interstellar Overdrive, in qualche modo The Dark Side Of The Moon, ma soprattutto la grandiosa distopia di The Wall.
L'album nel quale Wright è più presente è probabilmente Wish You Were Here, interamente permeato dal tappeto musicale composto da Wright, e forse l'album che musicalmente rappresenta l'apice del gruppo. A causa di problemi personali viene cacciato dal gruppo da Roger Waters durante la registrazione di The Wall, e non contribuisce all'ultimo album della formazione classica, The Final Cut. Ritorna anni dopo per i due album successivi senza Waters, A Momentary Lapse Of Reason e The Division Bell. Ha suonato in tutti i concerti dal vivo dei Pink Floyd.
Da solista ha inciso due album, Wet Dream e Broken China, e ha collaborato ai dischi solisti di Syd Barrett e David Gilmour.
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