L’ampio respiro della storia e la straordinarietà delle immagini sono votate all’ampliamento del fandom: “Continuum è un intrattenimento adatto anche a chi non ha una conoscenza profonda dell’universo di Stargate”, dice Wright e non si può che darli ragione. Il futuro riserva nuove sorprese per gli appassionati: nuovi film, ma soprattutto una nuova serie: “Le premesse saranno molto diverse, a partire da un gruppo di protagonisti non programmato per collaborare, una nave in una galassia del tutto nuova e personaggi proiettati in situazioni al limite”.

Uno stargate nel parcheggio? Certo: è quello per le riprese in esterni
Uno stargate nel parcheggio? Certo: è quello per le riprese in esterni
Lo scenografo James Robbins, coadiuvato dal produttore esecutivo N. John Smith, si sofferma sul fatto che “Seppure il 90% delle scene ambientate fra i ghiacci sono state effettivamente girate in loco, un rimanente 10% è stato realizzato in studio e, naturalmente, il pubblico non deve accorgersi della differenza. Quindi, abbiamo dovuto refrigerare i set per avere i cosiddetti effetti di contorno ovvero, per esempio, la visualizzazione del fiato degli attori. Per la verità non è un lavoro difficile, ma soltanto molto, molto lungo…”. L’attività dello scenografo è sempre piuttosto impegnativa e frenetica visto che i set sono molti e gli arredi ancora di più, tuttavia Robbins sottolinea: “Abbiamo la fortuna di avere magazzini pieni di materiale, dall’insalata di pollo agli escrementi del medesimo, per cui non dobbiamo costruire ogni volta tutto ex novo!!”.

Sono passate le 22 quando l’allegra compagnia si riproietta nel mondo reale: fuori il cielo è limpido e pieno di stelle (potrebbe essere diversamente?!). L’unico effeto speciale che c’interessa è il magnifico letto che ci attende nelle nostre stanze d’albergo. Nel paio di giorni successivi ci aspettano la visite dei set di Atlantis e gli incontri con il cast. Avremo un bel sole caldo che stupirà tutti, ma questa è un’altra storia.

Stargate: Continuum

Soggetto e sceneggiatura: Brad Wright

Regia: Martin Wood

Ben Browder (Cameron Mitchell), Amanda Tapping (Samantha Carter), Christopher Judge (Teal’c), Michael Shanks (Daniel Jackson), Claudia Black (Vala Mal Doran), Beau Bridges (General Hank Landry), Richard Dean Anderson (Jack O’Neill) William Devane (Presidente Hayes) Don S. Davis  (Generale Hammond), Cliff Simon (Ba’al)

MGM, USA/Canada 2008

Durata: 94 minuti

Contenuti speciali del DVD: “Commento del produttore esecutivo/sceneggiatore e del regista”; “Making of”; “Stargate nell’Artico”; “Guida al viaggio nel tempo”.

DVD distribuito da Twentieth Century Fox Home Entertainment

Catturato l’ultimo dei signori del sistema Goa’uld ovvero Ba’al, la squadra SG-1 e il generale Jack O’Neill sono invitati dai Tok’ra a partecipare all’esecuzione. Durante la cerimonia, Teal’c e Vala improvvisamente scompaiono, mentre O’Neill viene assassinato dallo stesso Ba’al e gli altri componenti della squadra si salvano a stento, fuggendo attraverso lo stargate. Tuttavia, la loro destinazione non è, come previsto, il Comando Stargate, bensì la stiva di carico dell’Achilles, una nave commerciale che sta solcando le fredde acque dell’Artico nell’anno 1939. Jackson comprende che Ba’al ha alterato il corso della storia. Tocca alla squadra SG-1 tentare di ripristinare il continuum corretto.

Continuum non è il primo film per dvd dell’universo Stargate, essendo stato preceduto da L’arca della verità (The Ark of Truth), tuttavia quest’ultimo era destinato agli appassionati e portava a compimento linee narrative lasciate in sospeso dagli autori con il finale della serie, per mancanza di spazi adeguati. Continuum, invece, ha l’ambizione di catturare anche un pubblico nuovo e probabilmente riuscirà nell’intento, rivelandosi uno spettacolo a tutto tondo: scrittura vivace nei momenti brillanti e intensa in quelli drammatici e regia sicura e capace di valorizzare sia la spettacolarità delle immagini che la recitazione degli attori. L’intero cast è riunito: purtroppo sarà l’ultima volta in quanto, poche settimane dopo la presentazione del film in Nord America, Don S. Davis è venuto prematuramente a mancare. Robusta la partecipazione della star Richard Dean Anderson e valorizzata la presenza di un talento sinora non sfruttato sempre appieno come quello di Claudia Black.