L'invasione è finita. Gli alieni Morb hanno abbandonato la Terra. Ma per il nostro eroe controvoglia i problemi non sono ancora terminati. Il pianeta porta ancora i segni della devastazione ed è infestato da organismi extraterrestri, lasciati in "eredità" dagli alieni. Per molti, questi mostri vanno semplicemente sterminati, nel modo più rapido e definitivo. Per altri, fra i quali Brad Barron (tornato alla sua professione di scienziato), devono anche essere studiati. Ma altri ancora, che tramano nell'ombra, intendono sfruttarli per scatenare una nuova terrificante ondata di morte e distruzione!...
Brad Barron è stato il protagonista dell'omonima mini serie a fumetti di fantascienza pubblicata da maggio 2005 a ottobre 2006 da Sergio Bonelli Editore, per un totale di 18 numeri.
La miniserie era ambientata negli Stati Uniti negli anni cinquanta ed era ispirata alle atmosfere della fantascienza tipica del periodo, fatta di invasioni mostruose, allegoria della paura del diverso. La particolarità della serie era che ogni albo raccontava particolari della storia citando un genere narrativo diverso, partendo dalla fantascienza di invasione per citare il western, l'horror, il noir, l'avventura classica, e così via.
Nella miniserie la Terra viene invasa da una civiltà aliena, i Morb. Il protagonista Brad Barron, è uno scienziato, un biologo ma anche uomo d'azione, con un passato da eroe della seconda guerra mondiale. Catturato dai Morb riesce a fuggire, in cerca della moglie Gloria e la figlia con cui ha perso i contatti dal giorno dell'invasione. Nel corso della storia il protagonista affronta numerose volte i Morb, in un'America sconvolta dall'introduzione nel suo ecosistema di numerose e terrificanti specie aliene, sempre inseguito dalle truppe nemiche. Ovviamente Barron poi riesce catalizzare una serie di eventi, che porteranno alla sconfitta del nemico.
La serie è stata ideata da Tito Faraci, autore che in passato ha scritto storie di Dylan Dog, Topolino e Nick Raider, che ha scritto tutti i soggetti e le sceneggiature dei 18 albi.
Il ritorno del personaggio in edicola risulta convincente. Forse più della serie regolare. Anche se rileggendo la miniserie, quelli che sembravano imperdonabili difetti alla prima lettura, non sono sembrati così marcati. La volontà di attraversare diversi generi, per esempio, non è alla fine un banale espediente, ma un tentativo di ricerca vera e propria sugli elementi fondamentali del racconto d'avventura. Il risultato, pur se di qualità altalenante, non è quindi l'originalità a ogni costo, ma il puro e semplice intrattenimento.
L'albo speciale è un bel malloppo di 260 pagine, che si riesce a leggere senza soluzione di continuità. L'albo, da solo, manda avanti la costruzione dell'universo narrativo, molto di più dei precedenti 18 albi. In fondo un difetto della precedente serie era che non si percepiva l'esistenza di un universo al di fuori delle vicende del personaggio, pur se nelle intenzioni degli autori, questo universo esisteva.
In questo albo Faraci, pur rimanendo innamorato del suo personaggio, riesce a inquadrarne le vicende in un interessante contesto di storia alternativa. La storia umana, dopo la parentesi dell'invasione aliena, riprende il suo corso. Fanno capolino la caccia alle streghe, le tensioni della guerra fredda, aggravate dalle conseguenze dell'invasione. Come nella moderna fantascienza, l'arrivo degli alieni non ha semplicisticamente affratellato l'umanità, tutt'altro. I veri nemici qui non sono le creature mostruose, che pure abbondano, ma gli esseri umani, più pericolosi degli alieni, perché non conoscono la lealtà. Tutto sommato ben delineati sono anche i personaggi di contorno, antagonisti e coprotagonisti, che riescono questa volta a non farsi oscurare dal personaggio principale.
Non mancano avvincenti sequenze d'azione e coinvolgenti effetti speciali, favoriti dal felice tratto di Max Avogadro. In buona sostanza un discreto esempio di fumetto di intrattenimento, adatto per una disimpegnata lettura.
L'albo è il primo di una serie a periodicità semestrale, della quale ancora non si sa la lunghezza.
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