
Nel futuro di Morgan, le Nazioni Unite sono una congerie di interessi economici intrecciati a una politica neocoloniale che hanno esteso il loro Protettorato attraverso il braccio della galassia, senza esitare di fronte all’impiego della forza militare. Kovacs è un reduce del Corpo di Spedizione: la cruenta disfatta di Sharya cova ancora sotto la cenere del suo spirito digitalizzato quando si ritrova suo malgrado coinvolto in una complessa indagine sulla Terra. Politica, guerra e fondamentalismi vari, dal fanatismo terrorista islamico all'integralismo (anti)bioetico cattolico, si confondono nella girandola degli eventi e Morgan, attraverso la voce del suo protagonista, non risparmia nessuno. È questo suo tono moralistico e "moraleggiante" a rievocare maggiormente l'insegnamento di Raymond Chandler, peraltro richiamato direttamente nel nome di Bay City, come l'immaginaria Santa Monica che faceva da sfondo alle indagini del suo intramontabile investigatore privato. Ma Takeshi Kovacs non replica lo schema abusato del cavaliere solitario di tanta letteratura: pur omaggiando gli stereotipi della scuola dei duri e del cyberpunk se ne distanzia spiccando per una personalità assolutamente unica.


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