Nel 1998 il canadese Robert J. Sawyer, uno degli autori più apprezzati della sua generazione, ci prospetta un possibile balzo cognitivo dell’umanità ispirato dal primo contatto con una avanzatissima civiltà aliena.

A proposito di ambientazioni aliene, esiste uno stato oppresso dalla dittatura di gerarca comunista, la cui popolazione è tenuta all’oscuro delle più basilari conquiste democratiche del Novecento e le autorità militari stringono affari con organizzazioni criminali internazionali e megaconglomerati industriali.
Non stiamo parlando di uno scenario di fantascienza, ma della realtà della Transnistria, una costola della Moldavia contesa dalla Russia, regione poverissima di risorse ma con una sua valenza strategica nello scacchiere geopolitico dell’Europa dell’Est.


Per concludere questa prima panoramica del postumanesimo, così come esso è andato delineandosi nell’arco degli anni Novanta, torniamo al principio del decennio, precisamente al 1991. I premi Hugo e Nebula per il miglior romanzo breve dell’anno lanciarono la carriera di un’autrice che da quel momento non avrebbe conosciuto battute d’arresto. Stiamo parlando di Nancy Kress e l’opera è Mendicanti in Spagna (Beggars in Spain, ultima edizione in Delos Books Odissea Fantascienza,), che verrà poi ampliata nel romanzo Mendicanti di Spagna, (idem, 1993, tradotto da Urania nel 1997). È solo l’inizio di un trittico che si svilupperà nei successivi Mendicanti e Superuomini (Beggars and Choosers, 1994) e La rivincita dei mendicanti (Beggars Ride, 1996), entrambi pubblicati sempre da Urania. Il ciclo degli Insonni e dei Mendicanti ci mostra la progressiva ascesa e il successivo declino, fino alla loro emarginazione e fuga nello spazio, di una elite di mutanti geneticamente liberi dal sonno. Il loro contributo al progresso della conoscenza segnerà un balzo strepitoso nell’avanzamento tecnologico della civiltà ma non riuscirà tuttavia a salvarli dall’invidia del resto dell’umanità. Quello che traccia la Kress è un futuro a tinte fosche, di aspri conflitti sociali tra gli Insonni e i Mendicanti, dipinto con attenzione alle psicologie dei personaggi e con omaggi alla tradizione del genere.
Su un tema analogo l’autrice americana farà ritorno nel 2003 con Mai più umani (Nothing Human, pubblicato da Urania nel 2007), in cui la nuova generazione mutante è invece costituita da bambini che dimostrano una straordinaria capacità di adattamento a un ambiente ostile, dopo il collasso ecologico della Terra.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID