
Autore molto politico e capace di sposare l’indagine sociale all’attenzione per gli sviluppi della tecnologia si è rivelato anche lo scozzese Ken MacLeod. Il Regno Unito, come vedremo, ha espresso un nutrito manipolo di scrittori vicini al postumanesimo e, inquadrando storicamente il fenomeno, MacLeod potrebbe essere visto insieme a Ian McDonald come il ponte tra l’ancora attivissimo Iain M. Banks e la generazione più giovane, venuta allo scoperto con il nuovo millennio. Nel ciclo della Rivoluzione d’Autunno, composto da Il Piano Clandestino (The Star Fraction, 1995), The Stone Canal (1996, inedito in Italia) e La Divisione Cassini (The Cassini Division, 1998) ci presenta un interessante mondo futuro segnato dall’affermazione di una dottrina anarchica che ha portato alla dissoluzione delle vecchie nazioni. The Sky Road (1999, inedito in Italia) rappresenta un’interessante variante del ciclo, dal momento che ipotizza come avrebbero potuto svolgersi le cose se gli eventi che concludono il primo libro della saga fossero andati diversamente.

La Divisione Cassini del titolo è il corpo di sicurezza di cui fa parte Ellen May, che si occupa di sorvegliare il risultato di un esperimento estremo che ha trasformato i suoi fautori in qualcosa che non può più nemmeno essere considerato umano: nanotecnologie e digitalizzazione della coscienza ne hanno fatto qualcosa di alieno, una minaccia catastrofica che è stata finalmente isolata su Giove. Quando, dopo anni di letargo tecnologico, questi postumani ostili mostrano segni di fervente attività, Ellen May s’imbarca in una disperata avventura diplomatica: stringere un patto con una comunità di dissidenti anarcocapitalisti fuggiti attraverso un wormhole artificiale su una seconda Terra (anzi, un Nuovo Marte) dall’altra parte della galassia. Superare la reciproca diffidenza sarà la premessa indispensabile per organizzare la difesa dell’umanità dalla terribile minaccia che incombe sulla Terra dalle nubi di Giove...
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