Negli ultimi mesi True Blood aveva fatto molto parlare di se grazie ad un preair messo in circolazione su internet che pur nella sua forma incompleta aveva destato grande interesse per le grandi potenzialià mostrate, il tutto accompagnato da una ben architettata campagna "virale" con siti messi ad arte per stuzzicare l'attenzione dei potenziali spettatori.
E le reazioni non si sono fatte aspettare con fan-site sorti come funghi pronti a fagocitare anche il più semplice accenno di notizia riguardante questa serie.
Oggi è il giorno della verità, e anche per chi ha visto il preair si preannunciano grosse novità: a partire dal cambio nel cast di una coprotagonista, un riassemblaggio delle scene montate (che spero non preluda un taglio delle piccanti scene di sesso viste nel preair come da qualche parte si era vociferato), una colonna sonora e una sigla completamente nuove.
True Blood è un operazione televisiva ambiziosa e non priva di rischi perchè si avventura nel territorio ormai inflazionato dei serial vampireschi con un attitudine e un piglio assolutamente anticonvenzionali legati molto alla personalità ecccentrica di Mr. Alan Ball, premio Oscar per la sceneggiatura di American Beauty e vincitore di svariati Emmy con Six Feet Under, che messo al timone di comando del progetto ha saputo forgiarlo secondo i propri canoni.
La serie è basata sul fortunato ciclo Southern Vampire Mysteries di Charlaine Harris che sono divenuti dei veri best-seller culto in america arrivando ad essere tradotti in una decina di nazioni nel mondo, Italia compresa dove Delos Books ha già pubblicato nella collana Odissea Vampiri i primi due volumi della serie, Finchè non cala il buio e Morti Viventi, ed è prevista proprio per questo mese l'uscita del terzo libro del ciclo: Il Club dei morti.
La storia si svolge nel profondo sud degli Stati Uniti, in una piccola cittadina della Louisiana, e ha come protagonista Sookie Stockouse una ragazza dagli inquietanti poteri psichici che ha il volto di Anna Paquin (la Rogue dei film degli X-Man) che si imbatte nel primo vampiro che il Merlotte's, il locale dove lavora come cameriera, abbia mai avuto l'onore di ospitare.
Il True Blood è una straordinaria invenzione giapponese: una forma di sangue sintetico che ha permesso ai vampiri di uscire dalle proprie tombe evitando loro di doversi cibare delle tradizionali prede umane.
Adesso cercano una non facile coesistenza con gli esseri umani integrandosi nel tessuto della società con tanto di battaglie per i diritti civili: il vampiro in True Blood si trasforma quindi in una potente metafora valida per chiunque si senta incompreso, discriminato, temuto ed odiato per essere diverso.
Il tutto è impreziosito da una serie di brillanti dialoghi e un accuratissima introspezione psicologia, vero e proprio marchio di fabbrica di Alan Ball, che sono potenzialmente in grado di garantire un livello qualitativo alla serie assolutamente fuori dalla media del prodotto tipico televisivo americano.
Domani saremo in grado di sapere se tutte le aspettative legate a questa serie avranno un fondamento, nel frattempo per i più curiosi Fantascienza.com ha già recensito nei mesi scorsi il preair:
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