Infiniti sono i modi con cui la fantascienza ha descritto l'estinzione del genere umano, catastrofi spettacolari o piccoli cambiamenti hanno messo in pericolo, e a volte posto fine, all'esistenza dell'umanità sul nostro piccolo, azzurro pianeta.
Non poteva mancare a questa galleria di cataclismi l'incapacità di riprodursi, a ben pensarci è un modo molto semplice per scrivere la parola fine sul libro di una razza.
La nascita di una nuova vita è una cosa che diamo per scontata, ma in effetti è anche il risultato di una catena di eventi che devono concatenarsi perfettamente, se un solo elemento venisse a mancare sarebbe la fine.
In Semen si postula esattamente questo, improvvisamente gli spermatozoi perdono la capacità di fecondare l'ovulo, una spaventosa azoospermia globale colpisce tutti gli uomini, è forse arrivata l'ultima stagione per l'uomo?
I governi mondiali nascondono la verità, mentre ricercano affannosamente qualcuno che sia ancora fertile, per mantenere in vita una scintilla di speranza.
Ma anche la chiesa cattolica, le organizzazioni criminali e altri poteri più o meno legittimi lottano per procurarsi il prezioso seme fertile, ferocemente decisi a poter disporre in esclusiva di quella che sembra diventata la chiave per il potere supremo.
Inevitabile che si scateni una lotta, sotterranea e feroce, per potersi accaparrare gli ultimi maschi fertili, mentre l'inquietudine inizia a serpeggiare tra la popolazione, pronta a trasformarsi in panico non appena i sospetti e gli indizi si trasformeranno in certezze.
Una tale competizione non fa che peggiorare una situazione già disperata, i tentativi di assicurare un futuro alla propria nazione o fede religiosa conducono a una serie di disastri, forse è arrivata davvero la fine per il genere umano, e non si può dire che non ce la siamo meritata.
Quello immaginato da Bruno Vitiello non è un bel mondo, vedere che non è troppo lontano da quello reale è decisamente sconfortante, le reazioni dei protagonisti appaiono del tutto credibili, per quanto dettate da una logica perversa che vede nella catastrofe il mezzo per sconfiggere, e questa volta in modo definitivo, gli avversari.
L'autore ha compiuto un vero e proprio tour de force nel tentativo di immergere il lettore nella vicenda, riuscendo in questo non facile compito grazie alla creazione di un immenso affresco, che rende il mondo futuro tanto reale da mettere a disagio.
La vicenda si svolge in un periodo temporale è ristretto, ma in tutto il mondo e con decine di protagonisti, il romanzo è inevitabilmente lungo, ma la tensione non conosce cali, anzi cresce costantemente.
Alcune parti non sono strettamente legate alla vicenda, ma rimangono tuttavia perfettamente godibili, almeno un paio avrebbero potuto essere pubblicate come racconti a sé stanti, mi riferisco alle vicende che vedono protagonisti il dottor Hohepa Endicott in Nigeria e il cinese Qin Shi.
Scrivere un romanzo corale mantenendo la scorrevolezza nella lettura non è affatto facile, ma Vitiello è riuscito nell'impresa, documentandosi in modo maniacale e mescolando abilmente fantascienza, thriller e spy-story.
Indubbiamente Semen è un'opera massiccia, lontana dalla pura evasione e potenzialmente in grado di scatenare roventi polemiche, tuttavia è un romanzo che piacerà a chi apprezza la fantascienza matura e le opere di critica sociale, un libro che merita di essere letto.
Bruno Vitiello è nato a Napoli nel 1966, è laureato in lettere moderne e attualmente vive a Latina, dove insegna in un liceo.
Ha esordito come scrittore di fantascienza su Futuro Europa nel 1989 e ha pubblicato diverse opere, tra cui i romanzi La Venere nera e Progetto Michelangelo, alcune sue opere sono state tradotte in Francia, Spagna e negli Stati Uniti, emergendo come uno dei migliori autori italiani.
E' possibile acquistare Semen, non distribuito in libreria, nel sito internet di Elara, all'indirizzo http://www.elaralibri.it/.
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