La Fazi Editore ha inviato in libreria, in questi giorni, un nuovo romanzo di Jonathan Carroll dal titolo Il matrimonio dei fiammiferi (The Marriage of Sticks, 1999).
Di questo autore in Italia sono stati già tradotti vari romanzi molto apprezzati dai lettori, sia per il suo modo di scrivere e sia per gli argomenti e le situazioni che a ogni pagina sorprendono il lettore. I suoi romanzi, molto spesso narrati in prima persona, miscelano molto bene fantascienza, horror, realtà alternative, situazioni al limite dell’incredibile ma divertenti e impregnati di ironia.
Jonathan Samuel Carroll è nato nel 1949 da genitori ebrei, ha passato la sua adolescenza a New York, studiando prima presso la Loomis School, nel Connecticut e laureandosi poi nel 1971, presso la Rutgers University. Si è sposato lo stesso anno e poco dopo ha lasciato l’America per trasferirsi in Austria, a Vienna, dove risiede tutt’ora.
Ha esordito come scrittore nel 1980 con The Land of Laughs (Il paese delle pazze risate, 2004), un romanzo che già contiene molti elementi che saranno poi contenuti e ampliati nei suoi lavori successivi.
Sino ad oggi ha scritto quattordici romanzi e ventitré racconti. Molti suoi lavori hanno avuto nomination in vari e importanti premi; ha vinto nel 1996 il Bram Stoker Best Collection con The Panic Hand e nel 1988 il World Fantasy col racconto Friend's Best Man.
Altre opere pubblicate in Italia dalla Fazi Editore sono: Mele Bianche (2003), Il mare di legno (2004), Zuppa di vetro (2005), I bambini di Pinsleepe (2006), Tu e un quarto (2006), Ossi di luna (2907), Gli artigli degli angeli (2007).
La quarta di copertina: Mirand Romanac vive a Manhattan, è una giovane donna di successo, affermata promotrice libraria. Superati i trent’anni, comincia anche per lei il tempo dei primi bilanci: si sente sola e persa, sensazione che cresce dopo una riunione con i vecchi compagni del Liceo, occasione di una sconvolgente scoperta.
Quando incontra l’irresistibile Hugh Oakley, Miranda sente finalmente che è arrivata per lei la possibilità di essere felice. Il loro è un amore folle, che spinge Hugh a lasciare la sua famiglia. Insieme, decidono di trasferirsi in una casa di campagna sulle rive del fiume Hudson, ma proprio quando il sogno di una perfetta convivenza sembra potersi realizzare, e Miranda varca la porta della nuova casa, la speranza di una vita felice svanisce improvvisamente. E perseguitata da visioni sconvolgenti e terribili, fantasmi di altri tempi e altri luoghi, ricordi rimossi di un passato molto doloroso. Sarà solo l’inizio dell’odissea della protagonista, perché altri avvenimenti sono in agguato. Jonathan Carroll, in un crescendo di suspence, sembra divertirsi a terrorizzare il lettore, fino ad arrivare a un finale inaspettatamente ricco di speranza.
Jonathan Carroll, Il matrimonio dei fiammiferi (The Marriage of Sticks, 1999), traduzione di Lucia Olivieri, Fazi Editore, collana Lain 46, pagg. 299, euro 18,00
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