Potrebbe essere la classica notizia estiva, quella diffusa dal Corriere.it riguardo la possibilità di drogarsi con onde sonore (altrimenti detto iDoser, ovvero l'ascolto di alcuni e ben calibrati file mp3) che emulano talune droghe come assenzio, ecstasy, cocaina, morfina, tranquillanti, eroina, peyote e così via. Come ci si può dopare? Tramite, appunto l'ascolto di onde sonore a bassissima frequenza - da 3 a 30 Hz - che stimolano sensazioni diverse nel cervello umano, che vanno dall'euforia al rilassamento; se a questa naturale (sembra) predisposizione degli umani si abbinano gli elevati volumi di ascolto di quei suoni, allora pare che gli effetti siano devastanti; ma, chi lo dice? Il colonnello Umberto Rapetto della Guardia di Finanza, e Michelangelo Iannone, ricercatore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Catanzaro.
Certo, rimane il dubbio che questa notizia sia un clamoroso fake estivo, o quanto meno una errata interpretazione o una esagerazione, ma se davvero le cose stessero così si potrebbe obiettare che, essendo quelle onde sonore inudibili dall'orecchio umano (infrasuoni) cosa ci vieterebbe di scambiare gli effetti di un file denominato "ectasy" da uno chiamato "eroina"? E il fatto che non si sa se questo meccanismo di ascolto dia dipendenza o meno, vorrà davvero dire qualcosa?
A voi la parola, per le vostre opinioni.
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