Non si ferma davanti a nulla il periodo creativo di JJ Abrams, anzi, le sue fonti di ispirazione arrivano dai posti più impensati, come ad esempio il New York Times.
La sua nuova musa ispiratrice, ovvero la Paramount, ha acquistato per lui i diritti di un articolo, pubblicato tempo fa da Penelope Green sul famoso quotidiano, per svilupparlo in forma cinematgorafica.
Cosa ha raccontato Penelope? Di un palazzo degli anni '20 sulla Fifth Avenue, con vista su Central park, in cui i nuovi arrivati, una famiglia di quattro persone, hanno cominciato a scovare strani messaggi e nascondigli nei muri del palazzo, lasciati dall'architetto che aveva appena supervisionato la ristrutturazione del loro appartamento, Eric Clough.
L'uomo aveva disseminato la casa con 18 quesiti, poesie, giochi, che se risolti erano in grado di portare alla scoperta di zone segrete e una sorta di mistero nascosto.
L'appartamento ha anche un suo libro, degno del Codice da Vinci, e anche una colonna sonora appositamente realizzata.
Poteva JJ farsi sfuggire una storia del genere? sicuramente no, visto che sembra partorita dalla sua fantasia e già pronta per essere accompagnata da una di quelle campagne pubblicitarie degne di una caccia al tesoro, esattamente come quella nascosta nella casa sulla Quinta Avenue.
Se volete cominciare a scoprire anche voi il mistero, trovate qui sotto il link all'articolo originale.
Nel frattempo, un piccolo mistero ve lo sveliamo noi: per chi se lo fosse chiesto, le due iniziale del nome di Abrams stanno per Jeffrey Jacob.
Adesso avete capito chi c'era seduto sulla sedia, nella capanna di Lost?
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