La tradizione delle serie tv horror/scifi antologiche, strutturata cioè con storie autoconclusive dove non ricorrono i medesimi personaggi, viene da molto lontano e affonda le radici nella golden age degli anni '50 dove questo tipo di format spadroneggiava con Alfred Hitchcock presenta, Ai Confni della realtà e in seguito con Outer Limits.
Nelle decadi successive i network e i gusti del pubblico si sono spostati massicciamente prima verso le serie episodiche (con cast ricorrente), e successivamente verso le serie serializzate (dove i temi narrativi sono sviluppati con continuità per più episodi), relegando quelle antologiche ai margini delle produzioni salvo rari casi in cui si tentò di riportare alla luce i fasti del passato riproponendo sostanzialmente i medesimi brand.
Solo negli ultimi anni c'è stata una leggera inversione di tendenza con tentativi più o meno riusciti come Nightmare e Dreamscapes, incentrata su racconti brevi di Stephen King, Masters of Horror dove si cimentavano maestri del genere (da John Carpenter a Dario Argento e Tobe Hooper) e Masters of Science Fiction dove trovano posto i grandi nomi della fantascienza mondiale come Robert A. Heinlein, Harlan Ellison e Robert Sheckley.
Minimo comun denominatore di questi ultimi due casi è il produttore/autore Mick Garris che ritroviamo anche come deus ex machina in Fear Itself assieme a buona parte dello staff di Masters of.
Dietro la macchina da presa per questa nuova serie realizzata dalla Lionsgate per la NBC ci sono dei nomi importanti del panorama horror, dal regista di fama mondiale John Landis a Darren Bousman (la serie dei film di Saw), Ronny Yu (La Sposa di Chucky, Freddy vs Jason), Mary Harron (Americn Psycho), e l'ormai leggendario regista di genere Stuart Gordon (Re-Animator, Dagon).
Anche a livello di sceneggiatori è da segnalare la presenza dell'ottimo Daniel Knauf (Carnivale, Supernatural).
Ma venendo a questa season premiere The Sacrifice, la storia parte con un gruppo di giovani, poco di buono, che con un ferito a bordo e l'auto piena di armi da fuoco decidono di passare attraverso strade secondarie per evitare di imbattersi nella polizia, ma la loro auto subisce un guasto e si vedono quindi costretti a cercare aiuto.
Immersi nel desolante nulla delle ghiacciate wilderness americane riescono a scorgere un fumo all'orizzonte che li condurrà ad un vecchio forte di legno, varcate le cui porte sprofonderanno in un incubo senza fine.
L'atmosfera riecheggia molto quella di Ravenous (L'insaziabile) soprattutto per l'inquietante ambientazione ma lo svolgimento poi scorre su dei binari molto classici, un po' scontati e prevedibili, dell'horror moderno con qualche ingenuità di fondo.
Da segnalare la presenza di Rachel Miner (la Dani di Californication), che riesce ad essere incredibilmente sexy pur vestita nei panni di una quasi Hamish.
Anche se l'episodio in questione non è particolarmente riuscito resta comunque un discreto esordio, e credo proprio che alla luce dei grandi nomi che si cimenteranno successivamente in questa serie, Fear Itself sarà i grado di farci staccare la spina per 50 minuti ogni settimana regalandoci dei sani brividi dietro la schiena.
Da seguire.
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