Dopo Lady in the Water, M. Night Shyamalan affronta un’altra paura riguardo al futuro. Non più la guerra o la violenza, bensì una rivolta della Natura nei confronti degli esseri umani. Interpretato da Mark Wahlberg, il film sente fortissime le influenze del cinema degli anni Cinquanta e Sessanta di cui il regista de Il Sesto Senso, The Village e Unbreakable è un grande appassionato.
Come è nata l’idea per E venne il giorno…
Stavo scrivendo un altro film da un paio di mesi. Un giorno mentre mi trovavo sull’autostrada che connette Philadelphia a New York, un percorso che faccio tantissime volte avanti e indietro, mi sono messo a riflettere. Era una giornata plumbea e il viale alberato aveva qualcosa di opprimente. Mentre ascoltavo della musica classica mi sono messo a riflettere su quanto siamo vulnerabili nei confronti della Natura. Così, pian piano, ho deciso di mettere da parte l’altra idea che avevo avuto per l’altro film e, iniziare a lavorare su questa. Credo che le nostre paure di adulti derivino tutte da quelle che abbiamo vissuto da bambini e, su tutte, quella di restare soli e abbandonati in mezzo all’ignoto.
Il suo è un cinema che nasce dall’inquietudine…
Tutti i film che ho fatto sono lo specchio delle paure che ho vissuto in quel momento della mia vita quando li ho scritti. E venne il giorno nasce soprattutto dalle mie paure riguardo al futuro. È una pellicola basata idealmente soprattutto sul cinema degli anni Cinquanta e Sessanta su pellicole come Gli uccelli, L’invasione degli ultracorpi e La notte dei morti viventi. Film che erano ispirati dalla paura del comunismo, dai movimenti per i diritti civili, dall’inquietudine per la terza guerra mondiale. Oggi il cinema della fine del mondo è tornato
In Lady in the Water si fa riferimento ad un "uomo del destino" che un giorno leggerà un libro. Oggi si potrebbe pensare a Obama?
Sa qual è la cosa più strana? È che nella sceneggiatura originale io descrivevo questa persona come un uomo in parte afroamericano e, alla fine, era identico a Obama. Poi, però, e mi rendo conto che non è stata una buona idea, ho tagliato questa parte, perché, quando ho fatto leggere lo script a qualcuno, alcune persone si erano concentrate sull’elemento della razza, perdendo di vista l’intero orizzonte del film. La descrizione che ne faceva, però, la Sirena era proprio una identica a Obama.
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