Indiana Jones e l’Ultima Crociata (titolo che voleva anche evidenziare la conclusione di una storia) ebbe un budget di 44 milioni di dollari, cifra sulla quale la Paramount cercò di contrattare un po’ ma che poi accordò non essendo nelle condizioni di negare niente a Lucas. Le riprese iniziarono il 16 maggio 1988, otto anni dopo il primo ciak per I predatori dell’Arca perduta: Harrison Ford si era fatto più vecchio e, nonostante le sue continue richieste di girare da solo molte scene pericolose al posto del suo stunt-man, questa volta non ebbe quasi mai la meglio; John Rhys-Davies, tornato nelle parti di Sallah, fu invece costretto a girare tutte le scene con una tremenda sciatica che lo afflisse durante tutte le riprese e non poté essere sostituito da nessuno stunt per le sue significative dimensioni. I 5000 ratti con cui gli attori dovettero avere a che fare in una delle scene più raccapriccianti vennero controllati uno ad uno per essere certi che non avessero alcuna malattia ma nonostante ciò provocarono i soliti malumori nelle troupe. Ford e Doody affrontarono invece la scena con indomito coraggio. Ma la sintonia che si creò tra Ford e Connery fu sicuramente al di là delle aspettative: lungi dal mettersi in competizione tra loro, i due divi resero fuori dal set lo stesso senso di giocosità e leggerezza che si respirava dietro la cinepresa nei loro irresistibili duetti.
L’uscita del film fu un autentico trionfo in tutto il mondo. Quasi come atto conclusivo della sua avventura, Harrison Ford cedette allo Smithsonian Institute di Washington la sua famosa giacca e l’inseparabile cappello. Ma né Spielberg né Lucas alla fine erano convinti che la saga si sarebbe conclusa lì. La crociata di Indiana Jones si concludeva con la crepuscolare sequenza degli eroi che cavalcano verso il sole al tramonto, ma proprio per questo lasciava la porta aperta a nuovi sequel. A Lucas, ben presto, le trilogie cominciarono ad andare strette e iniziò a lavorare alla nuova saga di Star Wars. Spielberg e Ford si diedero da fare per sfondare con film diversi, più seri, ma nessuno pensò mai che la storia sarebbe finita. Non fu un successo la serie Le avventure del giovane Indiana Jones avviata nel 1992 e conclusa dopo sole due stagioni e quello di un nuovo film divenne forse il tormentone più ossessivo nell’ambiente dei gossip hollywoodiani per più di un decennio. Ma, alla fine, lo spirito inquieto di Indiana Jones cominciò a prendere nuovamente forma… il resto è storia nota.
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