Dal 1983 la Baltimora Science Fiction Society Inc. cura, nell'ambito della propria convention Balticon, il Compton Crook Award, premio destinato alla migliore opera prima nel campo della fantascienza, del fantasy e dell'horror. Nel corso degli anni il premio è stato aggiudicato a opere di vario tenore e profondità. Tra i finalisti dell'edizione 2008 spicca l'opera prima di Sandra McDonald, The Outback Stars, scritta e pubblicata in realtà lo scorso anno e della quale l'autrice parla in una intervista a Sci Fi Wire.

Prima di essere scrittrice la McDonald è stata insegnante, e prima ancora ha trascorso otto anni come ufficiale di complemento nella U.S. Navy; ciò l'ha spinta a trasferire la sua esperienza di donna soldato tra astronavi e viaggi spaziali. "Sono sempre stata affascinata dalle storie di uomini e donne che non hanno compiti militari altisonanti, e per questo sono trascurati dai media. Mi riferisco ad esempio agli impiegati, che in realtà lavorano sodo per permettere alla macchina bellica di essere sempre pronta sia in pace che in guerra." A ciò la McDonald ha unito la propria passione per l'Australia, la storia della sua colonizzazione e la cultura degli aborigeni. Tutto questo è confluito in The Outback Stars, nel quale l'ufficiale di complemento Jodenny Scott è sopravvissuta a una catastrofe spaziale che ha ucciso quasi tutti i suoi amici e colleghi. "Il suo nuovo incarico la porterà su una gigantesca stazione orbitante che controlla i sette pianeti colonizzati dall'Australia e dagli altri stati oceanici" aggiunge la McDonald.

"Ma Jodenny non ci metterà molto a capire che l'equipaggio della stazione è pieno di disadattati e scontenti, e la stessa nave è di fatto un rottame. Il suo unico alleato sarà il sergente Terry Myell, uomo dal passato problematico. Insieme si troveranno a combattere la corruzione sulla nave, si innamoreranno e scopriranno uno dei segreti più importanti dell'universo." Per la scrittrice, la parte più difficile del lavoro è stata lo studio della cultura australiana, e la sua estrapolazione verso un futuro lontano. "I miei personaggi sono discendenti di indigeni australiani e di altri popoli del Pacifico, più che essere semplicemente terrestri" spiega la McDonald. "E' facile ironizzare su certi aspetti degli aborigeni, ma la verità è che la mitologia aborigena è estremamente difficile e complessa, varia da tribù a tribù, e la loro cultura venne quasi del tutto distrutta dalla colonizzazione europea del diciottesimo secolo. L'assorbimento e la distruzione di una cultura tecnologicamente inferiore sarà uno dei temi che affronterò nel secondo e nel terzo libro della serie."

Già perché, nel solco della ormai consolidata tendenza della narrativa a stelle e strisce, secondo la quale pare brutto raccontare una storia che non si sviluppi in almeno tre o quattro tomi, anche The Outback Stars è soltanto il primo romanzo di una saga il cui secondo episodio, The Stars Down Under, è già uscito negli USA lo scorso marzo. Gli altri volutmi seguiranno nel tempo. Chi fosse interessanto a maggiori informazioni, può visitare il simpatico sito dell'autrice, il cui link si trova in fondo a questa pagina. Una chicca per gli appassionati: per meglio sopportare le asprezze della vita militare, la McDonald si divertì in quegli anni a scrivere un certo numero di brevi racconti ambientati nell'universo di Highlander, per cui l'autrice nutre evidentemente un'altra passione. La scrittrice ha continuato anche negli anni successivi, e il risultato di questi sforzi sta in un altro sito internet, sempre indicato in calce alla pagina. I racconti sono in inglese e sono tutti liberamente scaricabili. Finché ne resterà solo uno.