Con il grosso delle produzioni delle major modellato sempre più spesso sugli usi e costumi del pubblico delle consolle, la nouvelle vague dell’intrattenimento per personal computer passa anche e soprattutto dagli outsider della scena indipendente. Tranne rari casi, come Valve e Blizzard, e in un mondo digitale in cui le stesse Bioware, Obsidian e id sembrano aver sposato appieno la causa Xbox 360, non resta che affidarsi a sviluppatori tedeschi e dell’Est europeo. Oppure andare a pescare qualche duro e puro della vecchia guardia in Canada, dalle parti di Vancouver, divenuta una specie di Silicon Valley dei videogiochi. È lì che ha sede Kerberos Productions, responsabile di Sword of the Stars, titolo di strategia declinato in forma di space opera. Prima di riunirsi nel proprio studio, gli sviluppatori del gioco hanno maturato esperienza su almeno due classici del genere, Ground Control e specialmente Homeworld, al quale Sword of the Stars si richiama direttamente.
Due anni dopo l’uscita pubblica originale, finalmente il kolossal fantascientifico per Pc di Kerberos, edito in Europa dall’olandese Lighthouse, arriva in Italia grazie a Leader, che distribuisce la versione tradotta nel nostro idioma (doppiaggio inglese sottotitolato). Il titolo pone l’accento sulla dimensione tattica degli scontri, su scala galattica, tra razze aliene e navi spaziali. Ma anche la ricerca scientifica riveste un certo peso nel conflitto, secondo un connubio abbastanza tradizionale. Intanto, gli sviluppatori di Sword of the Stars, che all’estero ha guadagnato un’espansione, Born of Blood, sono al lavoro su un altro progetto SF, sostenuto dall’agenzia governativa Telefilm Canada, che oltre a cinema e televisione si occupa di promuovere anche i nuovi media. Ancora un videogame che guarda alle stelle, The North Star immaginerà le ipotetiche relazioni tra extraterrestri particolarmente a proprio agio alle basse temperature e gli abitanti delle regioni più fredde del nostro pianeta, centrando comunque l’avventura sull’esplorazione degli angoli più singolari dell’universo.
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