L'annuncio è stato fatto nei giorni scorsi congiuntamente da Peter Jackson, dal presidente della New Line Toby Emmerich e Mary Parent boss della MGM, e prevede un impegno in Nuova Zelanda di Guillermo del Toro per i prossimi 4 anni non appena questi avrà terminato la fase di post-produzione dell'imminente Hellboy II: the Golden Army.
Le riprese comincieranno agli inizi del 2009 per un uscita prevista dei due film rispettivamente nel 2011 e 2012.
Mentre il primo lungometraggio sarà una trasposizione integrale dell'opera di Tolkien, per quanto riguarda il secondo sarà un esperimento e una scommessa interessante perchè narrerà le vicende che intercorrono tra lo Hobbit e il Signore degli anelli coprendo quello che di fatto è un buco narrativo lungo 50 anni.
Del Toro realizzerà i lungometraggi in Nuova Zelanda che definisce "Hollywood the way God intended it" per l'enorme tasso tecnico in grado di offrire ad un regista congiunto a una libertà artistica difficilmente ottenibile ad Hollywood.
Girerà presso gli studi dellla Wingnut Film ed il laboratorio di effetti speciali Wta Digital, entrambi di proprietà del regista Peter Jackson, ma ha già annunciato in una recente intervista rilasciata a theonering.net che non gradisce particolarmente l'uso smodato di CGI tanto di moda ultimamente e si avvarrà in larga parte, come era avvenuto del resto per il Labirinto del Fauno, di location reali sfruttando la selvaggia natura del paesaggio neozelandese, anche perchè lo Hobbit è fondamentalmente un film-viaggio e da questo punto di vista, afferma il regista messicano, sarebbe profondamente sbagliato cercare di ricreare gli ambienti reali con la CGI.
Del Toro racconta anche come è nata l'idea di una sua partecipazione al progetto: contattato da Jackson l'anno scorso per la realizzazione di un film su Halo, mai andato in porto, è rimasto in così buoni rapporti col regista neozelandese che nel momento stesso in cui il problema della la causa legale con la New Line si è risolto ha ricevuto questo "regalo di Natale", così lo definisce, da parte di Peter che ha pensato proprio a lui per lo Hobbit.
Tra le altre cose interessanti che ha sottolineato nell'intervista c'è il fatto che non solo ricercherà una continuità con la trilogia di Jackson ma vuole che lo Hobbit rappresenti una vera e propria progressione stilistica verso il Signore degli anelli.
A prima vista sembra proprio che questo progetto abbia tutte le carte in regola per poter bissare i fasti della trilogia tolkieniana di Jackson.
Buon lavoro Guillermo.
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