E' uscito il quarto numero della rivista Strane Storie, trimestrale di narrativa macabra e fantastica, in un formato più grande dei numeri precedenti e una copertina in grande stile dell'illustratore Mattia Ottolini. Il tema del numero che abbiamo tra le mani è "La magia", ma se avessimo dovuto distillarlo dalle trame dei racconti forse "La morte" sarebbe stato un tema più adatto.
O forse, trattandosi di narrativa macabra, la morte in questo caso è solo un minimo comune multiplo più che una protagonista. Apre il numero il racconto La cura del legno di Daniele Nadir, inquietante nella sua normalità, seguito da un interessante e insolito intermezzo grafico, una galleria di immagini di German Impache. La rivista prosegue sul filo dell'horror con lo splatter putrescente Sala Settoria di Laura Cherri (abbiamo ancora lo stomaco un po' sottosopra) e, dopo una breve pausa a base di Morti africane, rincara la dose con La Lista di Gino Galdi, un racconto al confine tra letteratura e videogioco stile Quake, con un finale a sorpresa. Protagonista dell'angolo dell'intervista, in questo numero, è Giovanni Arduino nelle sue innumerevoli incarnazioni di scrittore. L'ultimo racconto, Lentamente di Francesca Tucci, ci conduce languidamente per mano in una dimensione sospesa tra morte e sogno. Subito dopo, perfetta per scacciare la malinconia, ecco la prima parte di una esilarante versione della saga di Cu Chullain. Molto bella anche la storia dei Cigni di Lear: ah, le fiabe di una volta! Nell'angolo della posta, la Dea bacchetta gli scrittori italiani che si ostinano ad ambientare le loro storie nelle cittadine di provincia americana, esortandoli a cimentarsi con ambientazioni nostrane.
Il prossimo numero di Strane Storie, il quinto, sarà dedicato al tema "la fine del mondo" e uscirà verso la fine di Gennaio 2001.
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