Di una data di uscita pubblica, o perlomeno affidabile, neanche l'ombra. I più ottimisti sperano lo si riesca a trovare sotto l'albero di Natale. Del 2009. D'altronde tradurre la saga cinematografica di Alien in un'esperienza digitale complessa come quella dei giochi di ruolo non è impresa facile. Grazie a un annuncio sul sito degli sviluppatori, adesso sappiamo che l'ambizioso progetto prodotto da Sega sta finalmente per entrare nel vivo della fase realizzativa. Obsidian Entertainment, studio californiano guidato da maestri del settore, provenienti dalla stessa Black Isle artefice di titoli di culto come i due Fallout e Planetscape Torment, è alla ricerca di un designer esperto, da inserire nel team che si occupa della stesura ludica e narrativa del videogame. L'offerta di lavoro sembra riguardare unicamente l'edizione per console del gioco. Secondo il primo comunicato, risalente a dicembre 2006, è comunque in sviluppo anche una versione per personal computer.
La licenza cinematografica di Alien, acquistata dalla sempre meno nipponica Sega (che ormai ha studi satellite in tutto il mondo, dall'America all'Inghilterra, dal calcio ai first person shooter), si concretizzerà in una serie di titoli delle più svariate tipologie e per molteplici piattaforme, di cui il gioco di ruolo di Obsidian rappresenta la punta di diamante. Già a partire da autunno, su Pc, Playstation 3 e Xbox 360 si potranno infatti falcidiare orde di “xenomorfi” all'interno dei livelli claustrofobici dello sparatutto in prima persona Aliens: Colonial Marines, affidato alle cure della texana Gearbox Software. L'impostazione tattica – nel gioco si controllerà un'intera squadra di marine – ricorda la precedente fatica del gruppo, Brothers in Arms. A parte l'enfasi cooperativa (con modalità multiplayer ad hoc), una buona dose di terrore strisciante e un arsenale high tech comprensivo di torrette, il videogame promette di affiancare all'alto tasso di azione una trama originale in grado di soddisfare le aspettative dei fan e, per assicurarlo, schiera in campo la coppia di sceneggiatori David Weddle e Bradley Thompson, veterani di Star Trek: Deep Space Nine e Battlestar Galactica.
I contenuti del gioco di ruolo di Obsidian sono invece ancora avvolti nel più stretto riserbo. È ipotizzabile venga utilizzata una tecnologia simile a quella vista nel recente Mass Effect della canadese Bioware, con cui i “wonderboy” di Santa Ana condividono una lunga e proficua storia di collaborazioni. Non ultimo Star Wars: Knights of the Old Republic II – The Sith Lords che, nonostante lo sviluppo travagliato, la chiusura affrettata e i molti tagli subiti, rimane una delle testimonianze più vivide dell'universo di Guerre stellari.
L'epoca della Vecchia repubblica è antecedente di quattromila anni quella delle trilogie di George Lucas e ha dato vita a un'omonima testata a fumetti, edita in Usa da Dark Horse, che oltre agli albi di Star Wars pubblica anche quelli di Aliens.
Attraverso la vicenda di un misterioso jedi che ha reciso i legami con la forza, del suo enigmatico mentore e dei loro curiosi compagni di viaggio, The Sith Lords presenta la galassia lontana lontana e le sue leggi da una prospettiva inedita. Tanto lo studio dei personaggi, per esempio nell'introduzione di un'affascinante figura materna, quanto la rielaborazione critica del materiale di Guerre stellari, spinto a confrontarsi con la questione del libero arbitrio, sono indice della classe di una software house che non ha perso il suo tocco. Che, piuttosto che sedersi su una licenza, può persino impreziosirla. Chris Avellone, direttore creativo di Obsidian Entertainment, ha spiegato come con il gioco abbiano voluto in un certo modo rendere omaggio all'Impero colpisce ancora e, forse non a caso, Knights of the Old Republic sarebbe dovuta diventare una trilogia. Ma, al momento, del terzo capitolo della saga si sono perse le tracce.
Nel frattempo una squadra di appassionati, il Team Gizka, sta provando a restituire The Sith Lords ai fasti della visione originale. I cd del gioco contengono infatti, sepolta tra le righe di codice, una grande quantità di materiale eliminato dalla versione definitiva, da scene extra completamente doppiate a nuovi eventi, opzioni di dialogo e snodi narrativi, che chiarirebbero più di un punto buio dello stiracchiato finale. I ragazzi del The Sith Lords Restoration Project vogliono reintegrare gli elementi mancanti in una mega patch gratuita che “sarà pronta quando sarà pronta”, ma i cui lavori sembrano comunque procedere bene (www.team-gizka.org/wip.html). Giocare questo o, sempre per Pc, Neverwinter Nights 2 e l'appendice Mask of the Betrayer, dove i classici stilemi fantasy vengono riletti nelle dinamiche bizzarre di una multietnica alleanza brancaleone, nella quale ciascun membro deve prima di tutto superare i propri pregiudizi e le proprie incomprensioni, sono probabilmente, oggi come oggi, il modo più efficace per farsi un'idea su ciò che bisogna aspettarsi dall'avventura ruolistica di Aliens. E sul perché vale la pena aspettarla alzati.
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