Scosse la testa. – Ci perquisiranno e non voglio dar loro una scusa per buttarci fuori. Quando ti chiederanno il nome per il pass, dagli quello vero.– Non siamo in incognito? – le domandai. I medium spesso utilizzano la presenza di uno scettico fra il pubblico come scusa per il loro fallimento: le vibrazioni negative hanno reso impossibile il contatto con gli spiriti, ecc. Un paio di loro mi avevano perfino bandito dalle loro performance, sostenendo che portavo un disturbo al cosmo con la mia presenza da miscredente. – Ti sembra una buona idea?– Non abbiamo scelta – rispose. – Quando sono venuta la settimana scorsa ero con il mio addetto stampa e perciò ho dovuto usare il mio vero nome, e non credevo che fosse importante: noi non trattiamo mai i medium veicolatori. E poi mi avevano riconosciuta. Perciò la nostra copertura sarà che sono rimasta talmente impressionata da Ariaura che ti ho convinto a venire a vederla.
– Cosa che è peraltro vera – dissi. – Qual è il trucco che utilizza e che hai pensato volessi vedere?
– Non voglio che tu entri con qualche pregiudizio. – Lanciò un’occhiata al suo orologio da polso e mi passò uno dei cuscini. – Andiamo.
Entrammo nell’androne di ingresso, dirigendoci verso un tavolo che si trovava sotto uno striscione lilla-argento che annunciava:
Presentiamo Ariaura
e la Saggezza di Isus
Credici e accadrà.
Kildy comunicò i nostri nomi alla donna che si trovava al tavolo. – Oh, mi è piaciuta tanto in quel film, signorina Ross – disse, passandoci una targhetta lilla-argento con il nostro nome e indirizzandoci verso un altro tavolo vicino alla porta, dove un tipo alla Russell Crowe con una polo color lilla stava effettuando i controlli per la sicurezza.
– Macchine fotografiche, registratori o videocamere? – ci chiese.
Kildy aprì la borsetta e tirò fuori una Olympus. – Posso fare una foto? Non userò flash o altro. Voglio solo una foto di Ariaura. – lo pregò.
Le tolse abilmente la Olympus dalle mani.
– Foto autografate 20x25 si possono comprare in sala d’attesa.
– Oh, bene – disse Kildy. Avrebbe dovuto veramente continuare a fare l’attrice.
Io lasciai la mia videocamera. – Cosa mi dite riguardo al video della performance odierna? – chiesi dopo che ebbe finito di perquisirmi.
L’uomo si irrigidì. – La comunicazione di Ariaura con Isus non è una performance. È uno sguardo a un piano d’esistenza superiore. Può ordinare il video dell’esperienza odierna nella sala d’aspetto – disse, indicandoci un paio di doppie porte.
La “sala d’aspetto” era un lungo corridoio con una lunga fila di tavoli allineati pieni di libri, video, audiocassette, carte chakra, sfere di cristallo, oli per l’aromaterapia, amuleti, feticci Zuni, cellulari della saggezza, pietre taumaturgiche, coppe di cristallo canterine, radici di amarillide, creme detergenti per l’anima, piramidi e altre assortite cianfrusaglie New Age, tutte con sovraimpresso il logo lilla-argento di Isus.
La terza regola base di uno smascheratore, e probabilmente la più importante, è “Chiediti che cosa ottengono”, o, seguendo le parole della Bibbia (origine di molte truffe), “Li conoscerai attraverso i loro frutti”.
E se i prezzi di quella roba dovevano servire come indicazione, Ariaura ci stava guadagnando un sacco. Le fotografie 20x25 costavano dollari 28.99, che salivano a 35 con l’autografo di Ariaura. – E se le volete firmate da Isus – ci disse il tizio biondo dietro al tavolo, – vengono 100 dollari. Ma non sempre vuole metterci la firma.
E capivo bene il perché. La sua firma (fatta con un pennarello indelebile Magic Marker) era una sequenza di simboli complicati che sembravano un incrocio incomprensibile di rune elfiche e geroglifici egiziani, mentre quella che Ariaura apponeva sui normali documenti era una semplice “A” seguita da uno scarabocchio incomprensibile.
Le videocassette dei suoi precedenti seminari – volumi dall’1 al 20 – costavano ben 60 dollari al pezzo, mentre il “sacro amuleto” di Ariaura (che sembrava qualcosa che avresti potuto comprare in una televendita) ne costava 950 (scatola esclusa). La gente li portava via come bomboloni caldi, insieme a pentacoli celtici, collane per la meditazione, orecchini acchiappasogni, rosari contro la preoccupazione, e anelli per le dita dei piedi con inciso il vostro segno zodiacale.
Kildy acquistò una foto dal prezzo esorbitante (senza firma) e tre video, tubando: – Come mi è piaciuto lo scorso seminario! – Lasciò al tizio che li vendeva un suo autografo, e poi entrammo dentro l’auditorium.
All’interno c’erano tanti striscioni, che arrivavano dal suolo al soffitto, color rosa, lilla e argento, e un sistema di illuminazione di avanguardia. Sopra di noi ruotavano stelle e pianeti con, di tanto in tanto, delle comete che sfrecciavano qua e là. Il palco dell’auditorium era sovrastato da un sipario dorato e al centro c’era un trono nero alle cui spalle stava una piramide. Sembrava che Ariaura non avesse intenzione di sedere sul pavimento, come il resto di noi.
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