Rappato e pieno di un buon senso dell'umorismo Zora la vampira è un film intelligente che soffre della mancanza di mezzi e della mediocrità degli attori con cui è stato realizzato. A parte tre nomi da ricordare nel cuore: il grande Toni Bertorelli in un Dracula retrò dalle profonde influenze cinematografiche, un'affascinante Michela Ramazzotti, sexy e tagliente, uno straordinario Carlo Verdone che sembra uscito da un film americano. Ma le idee e questi tre bravi attori non bastano a raccontare la divertente storia di un principe delle tenebre ridotto al rango di extracomunitario qualsiasi, vittima dell'inflazione e della mancanza di passaporto, mentre brancola nella desolante periferia romana abitata da coatti e musicisti "in erba" (non nel senso di prato o di principiantiŠ) che fondano la propria cultura sui B movies. Tormentato da una regia discontinua, Zora la vampira purtroppo non osa di più nel suo sperimentalismo, scivolando in una pellicola troppo simile a tante già viste, senza emularne né il talento, né lo stile visionario.
Zora la vampira
Zora la vampira
Zora la vampira
Italia, 2000
Commedia
Manetti Bros.
Manetti Bros.
Toni Bertorelli Michela Ramazzotti
Cecchi Gori
90 minuti
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