Una delle rubriche più interessati del blog Comics Should Be Good è quella delle Comic Book Urban Legends Revealed, ovvero le leggende urbane che riguardano i fumetti realizzati negli Stati Uniti. Sono storie vere oppure sono solo frutto di un passaparola? C’era un testimone attendibile oppure tutti l’hanno solo sentito dire da un amico di un amico?
Recentemente è riemersa una storia che riguarda la fantascienza e uno dei suoi autori più importanti: Ray Bradbury.
Ai giorni nostri sta diventando frequente che uno scrittore diventi anche sceneggiatore di fumetti o che le sue opere vengano adattate in qualche serie, ma nei decenni scorsi era un caso decisamente più raro, in particolar modo quando si trattava di scrittori di fantascienza.
Negli anni ’50 Ray Bradbury vide alcuni suoi racconti trasformati in fumetti, senza che avesse concesso il suo permesso.
La domanda è se la sua reazione fu particolare. La risposta è sì.
Nel 1951 William Gaines e Al Feldstein, editori della EC Comics, trovandosi momentaneamente a corto di idee per riempire le pagine di una delle loro pubblicazioni, decisero di “ispirarsi” a un racconto di Bradbury. Sul sesto numero di Haunt of Fear apparve così A Strange Undertaking, un rimaneggiamento di The Handler (Il becchino, 1947).
Feldstein utilizzò anche altri racconti di Bradbury, ma nel 1952 Home to Stay!, il suo adattamento per il numero 13 di Weird Fantasy ricavato dai due racconti Kaleidoscope (Caleidoscopio, 1949) e The Rocket Man (Lo spaziale, 1951) entrambi anche parte di The Illustrated Man (L’uomo illustrato, 1951), non passarono inosservati all’autore.
Forse alcuni scrittori (o il Bradbury di oggi) avrebbero scatenato irati uno stuolo di avvocati, ma l’autore di Cronache marziane fece recapitare a Gaines una brillante lettera che recitava più o meno così: “Ecco una breve nota per ricordarti che non mi hai ancora inviato l’assegno di 50 dollari per i diritti di utilizzo dei miei due racconti Caleidoscopio e Lo Spaziale. Sono certo che si tratta di una svista dovuta alla tua enorme mole di lavoro e attendo di ricevere al più presto questo pagamento.”
Gaines non ci pensò due volte. Inviò immediatamente i soldi insieme a una cordiale risposta, tanto che poco dopo Bradbury autorizzò ufficialmente gli adattamenti dei suoi racconti con tanto di nome in copertina.
La cosa, purtroppo, non durò a lungo. La EC Comics, il cui nome stava sia per Educational Comics che per Entertaining Comics (quindi fumetti educativi e fumetti divertenti), pubblicava sia storie di fantascienza che di orrore, anche se talvolta queste avevano tinte forti e risvolti sadici a tal punto da attirare l’attenzione del Congresso degli Stati Uniti, già messo in allarme su di una possibile influenza negativa dei comics sulle menti dei giovani americani. La EC Comics e Gaines finirono per diventare un capro espiatorio e nel 1956 andò praticamente in bancarotta.
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