Certe volte le persone che partecipano di più rischiano di apparire meno preziose di non chi si fa mai vedere. Se ne sono resi giustamente conto gli organizzatori della Deepcon 2008, che hanno scelto come ospite d'onore una delle persone che alle convention c'è sempre, da tanti anni: Vittorio Catani. Una persona che porta sempre arricchimento, cultura ed entusiasmo. Catani ha pubblicato nella sua carriera innumerevoli libri, e l'ultimo è questo Mi sono perso col cosmo tra le mani, appena uscito presso la nostra casa editrice.
Si tratta, come il precedente Vengo solo se parlate di Ufi, di una raccolta di saggi usciti in varie pubblicazioni, ma soprattutto su Delos. I temi sono disparati: fantascienza e musica, fantascienza e computer, fantascienza e postumano, fantascienza e realtà
virtuale, fantascienza in italia e fantascienza internazionale; dimenticare la fantascienza;
fantascienza e realtà quotidiana.
L'idea è porre l'attenzione sullo scontro tra il futuro vagheggiato dalla fantascienza e il futuro diventato presente: quello dell'informatica, della connessione globale, del metaverso e del postumanesimo. E del rapporto con l'altro, tema fondamentale dell'odierna civiltà globalizzata. Ma scrivere di questo confronto passato/presente significa anche, per l'autore, accennare alla memoria storica del genere fantascientifico: personaggi, nomi, titoli che rischiano
di svanire. Soffermandosi infine su un personale, particolare rapporto fra la fantascienza e la vita d'ogni giorno. Perché il fantastico è nel quotidiano.
Il libro è preceduto da un'introduzione di Silvio Sosio.
Vittorio Catani, Mi sono perso col cosmo tra le mani, Delos Books, Delos Atomi 4, pagg. 294, Euro 13,90, in vendita solo su Delos Store.
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